Cisl, Melchionna: disoccupazione sempre alta

“I dati provvisori di dicembre diffusi dall’Istat confermano il livello preoccupante della disoccupazione, stabile all’8,6%, nonostante il leggero miglioramento della crescita economica avvenuto nel corso del 2010. Il dato italiano rimane al di sotto della media europea in virtù dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro”. Lo sostiene in una nota il Segretario Generale della Cisl Irpina Mario Melchionna commentando i dati sull’occupazione diffusi oggi dall’Istat. “Si configura, comunque, una pericolosa situazione di stallo nella quale i problemi storici del nostro mercato del lavoro si aggravano, come dimostra la crescita della disoccupazione giovanile, arrivata al 29% , ben oltre la media europea del 20,4%.Mai come ora è necessario agire con interventi decisi e mirati, sui quali chiediamo al Governo una immediata convocazione delle parti sociali, coinvolgendo anche le Regioni. Sul fronte degli ammortizzatori sociali – sottolinea Melchionna – riteniamo necessario rafforzare le politiche attive del lavoro per favorire il reimpiego dei cassaintegrati, mentre appare sempre più urgente un’azione straordinaria per l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro” “Va potenziato, irrobustendone le incentivazioni e rendendone più agile l’utilizzo, l’apprendistato – aggiunge Melchionna – che deve diventare canale di accesso preferenziale al lavoro, un vero e proprio “contratto di primo lavoro”, che possa recuperare anche il persistente disallineamento della domanda e dell’offerta di lavoro, particolarmente concentrata in alcune figure professionali di cui le aziende continuano a denunciare la difficoltà di reperimento”. “Per far questo è indispensabile un rafforzamento dei servizi per il lavoro, moltiplicando le buone pratiche già esistenti, per la costruzione di un sistema integrato pubblico e privato, i cui nodi siano le agenzie formative accreditate, la scuola e l’ università, gli enti bilaterali delle parti sociali. Infine – conclude – nell’ambito di un riordino degli ammortizzatori sociali, va completata l’estensione delle tutele sociali e previdenziali, tenendo adeguatamente conto delle specificità rappresentate dai lavoratori, soprattutto giovani, con contratti non standard e con carriere lavorative discontinue”.

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