Coldiretti: anche l’Irpinia alla protesta di Roma

Per la prima volta migliaia di allevatori provenienti da tutte le regioni hanno portato i propri maiali a Roma davanti al Parlamento per chiedere alle Istituzioni di “adottarli” per salvare le stalle italiane, dopo che solo nell’ultimo anno sono scomparsi dal territorio nazionale 615mila maiali “sfrattati” dalle importazioni dall’estero per realizzare falsi salumi italiani di bassa qualità. L’iniziativa è della Coldiretti nell’ambito della mobilitazione “La battaglia di Natale: scegli l’Italia” e si pone in perfetta continuità con il presidio alla frontiera del Brennero tenutosi nella giornata di mercoledì e che è continuato nella giornata di ieri per combattere le imitazioni che fanno concorrenza sleale ai nostri produttori. A sostenere gli allevatori guidati dal presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, c’erano centinaia di Sindaci con i loro gonfaloni, parlamentari, rappresentanti delle associazioni dei consumatori e della società civile e moltissimi cittadini. Ma insieme ai maiali gli agricoltori hanno portato anche il “bottino” dei presidi alle frontiere dalle quali arrivano in Italia miliardi di litri di latte, cagliate e polveri, ma anche milioni di cosce di maiale, conserve di pomodoro, concentrati di frutta e altri prodotti come formaggi, prosciutti, sughi, succhi di frutta che diventano magicamente italiani perché manca l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza della materia prima impiegata. Ai cinquanta presenti al Brennero della delegazione di Avellino, ieri hanno fatto seguito un altro centinaia di produttori soci di Coldiretti Avellino, che si sono presentati a Roma, accompagnati dal direttore Domenico Roselli, reduce dalla giornata del Brennero, e da un gran numero di rappresentati delle Amministrazioni Comunali che in tal modo hanno testimoniato la loro vicinanza e condivisione dell’azione intrapresa da Coldiretti. I Comuni della Provincia di Avellino presenti ufficialmente a Roma con fascia tricolore e gonfalone sono stati: Avellino, Montella, Castelfranci, Flumeri, Mirabella Eclano, Roccabascerana, Sturno, Zungoli, Villanova del Battista, Bisaccia, Fontanarosa, Monteverde, Frigento, Venticano, Senerchia, Morra De Sanctis, Conza della Campania, Lauro e Moschiano. Il rappresentante del Comune di Avellino, il consigliere Gerardo Melillo, è stato tra coloro che sono intervenuti sul palco allestito in piazza Montecitorio per portare un breve saluto ai partecipanti. Un intervento molto apprezzato, quello di Melillo, che ha espresso la vicinanza del Comune di Avellino all’azione messa in campo da Coldiretti e per gli obiettivi che essa intende raggiungere di tutela del made in Italy contro il falso e le contraffazioni che arrivano dall’estero, per dare un contributo alla ripresa del Paese, potendo contare su quella leva di competitività rappresentata dai prodotti dell’agroalimentare nazionale. E per Avellino e la Campania, la manifestazione di Coldiretti ha inteso anche richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e della politica sulla questione della cosiddetta “Terra dei Fuochi”, perché si delimitino le zone inquinate, mettendole in sicurezza, non criminalizzando un intero territorio che continua a produrre prodotti agroalimentare di qualità.

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