Coldiretti, mille castanicoltori a Roma per protestare

Con la presenza di oltre un migliaio di castanicoltori provenienti da tutte le regioni d’Italia interessate, si è svolta a Roma davanti al Ministero delle Politiche Agricole, la manifestazione della Coldiretti in favore della castanicoltura italiana e per sollecitare urgenti interventi contro l’infezione del cinipide galligeno del castagno che sta mettendo in ginocchio le aziende con gravi danni sul piano economico, sociale e ambientale. Alla manifestazione ha preso parte un gran numero di produttori irpini, guidati dal presidente, Francesco Vigorita, e dal direttore, Marcello De Simone. “La preoccupazione di Coldiretti – come afferma il presidente provinciale, Francesco Vigorita – è sempre quella che al centro di qualsiasi intervento e proposta ci sia l’azienda agricola castanicola, verso la quale devono essere indirizzati tutti gli sforzi perché è quella che sta pagando il maggiore prezzo per l’infestazione dell’imenottero”. Le azioni devono essere coordinate da un unico Ente onde evitare qualsiasi speculazione e/o confusioni e/o sovrapposizioni. Sono tanti i soggetti che stanno tentando di cavalcare l’emotività del momento per cercare semplicemente di lucrare sulle risorse che saranno stanziate, senza avere alcun titolo e alcuna rappresentanza nel settore. Occorre essere vigili e smascherare basse manovre di mero interesse speculativo. La posizione di Coldiretti è condivisa dal Tavolo tecnico e dai rappresentati del Ministero. “Occorre fare presto, soprattutto per quanto riguarda le forme di ristoro da attivare per i produttori che non possono permanere a lungo in queste condizioni – afferma il direttore di Coldiretti Avellino Marcello De Simone -. Il rischio dell’abbandono è grande e una volta destrutturato il settore è difficile riprendersi. Coldiretti seguirà costantemente l’evolversi della situazione per far sì che in tempi brevi si diano adeguate risposte ai produttori di castagne”.

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