Coldiretti: No all’importazione nocciole Turchia

Coldiretti: No all’importazione nocciole Turchia
Continua la mobilitazione della Coldiretti. Sono cinque i pullman che domani, mercoledì 22 luglio, partiranno alla volta di Salerno per partecipare ad un altro degli importanti appuntamenti previsti nell’ambito della mobilitazione nazionale della Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana. I…

Coldiretti: No all’importazione nocciole Turchia

Continua la mobilitazione della Coldiretti. Sono cinque i pullman che domani, mercoledì 22 luglio, partiranno alla volta di Salerno per partecipare ad un altro degli importanti appuntamenti previsti nell’ambito della mobilitazione nazionale della Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana. Il porto di Salerno, che è il principale varco di accesso dei prodotti agricoli ed alimentari esteri in Campania, in particolare di nocciole, vedrà sin dalla prima mattinata un presidio di numerosi agricoltori Coldiretti che manifesteranno per chiedere l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza dei prodotti in entrata in Italia e maggiori controlli sui prodotti stranieri dei quali deve essere nota la destinazione, per combattere la speculazione che fa aumentare la spesa degli italiani mentre nelle campagne i prezzi sono crollati. E’ da qui che passano le nocciole turche che vanno a fare concorrenza, spesso sleale, al prodotto locale. Un commercio che penalizza i produttori della provincia di Avellino e di tutta la Campania. “Con questa mobilitazione – dichiara il presidente della Coldiretti di Avellino Francesco Vigorita – auspichiamo che le richieste degli agricoltori e dei cittadini consumatori giungano al Governo ed al Ministero dell’Agricoltura per difendere le nocciole di “produzione locale”, danneggiate dai prezzi in caduta libera e da una stasi della domanda a favore del prodotto Turco. Tra le varie richieste dei coltivatori c’è anche l’istituzione di un osservatorio prezzi permanente – conclude Vigorita – e maggiori controlli sanitari sulle nocciole provenienti dalla Turchia”. La Provincia di Avellino è fortemente interessata a questo comparto, dove sono coltivati a nocciole più di ha. 10.000 insistenti su gran parte del territorio provinciale, con una produzione superiore ai 250.000 q.li (circa 1/3 dell’intero raccolto nazionale). Un’attività che impegna molte famiglie coltivatrici che ricavano da tale coltura la loro principale fonte di reddito. “Nocciole, ma non solo – dichiara il direttore della Coldiretti irpina, Giuseppe Licursi. La manifestazione di Salerno sarà anche l’occasione per richiamare l’attenzione delle autorità e dell’opinione pubblica anche sugli altri comparti agricoli della nostra Provincia che stanno vivendo un momento di difficoltà. Come i cereali ed il comparto castanicolo. In particolar modo quest’ultimo. Tra l’assalto del cinipide, che danneggia irreversibilmente le piantagioni, e i prezzi alla produzione che vanno costantemente giù, c’è il rischio concreto che questo settore, tradizionalmente molto importante per l’economia e la tenuta idrogeologica del territorio irpino, possa subire un colpo difficilmente assorbibile”. Ricordiamo solo che nell’areale di Montella sono circa 3.000 gli ettari investiti a castagneto con una produzione di circa 7-8.000 tonnellate annui e 2.400 sono gli ettari investiti nel serinese (produzione 20-30mila quintali annui). Intanto la Coldiretti si dichiara soddisfatta per l’esito dell’incontro che si è tenuto stamattina 21 luglio con il Prefetto Ennio Blasco a cui sono stati consegnati i dossier “Lo stato di crisi dell’agricoltura campana” e “La verità sul latte”. Notevole riscontro si è ottenuto anche nella manifestazione per “l’operazione verità sulle importazioni di latte” che si è tenuta questa mattina 21 luglio al Valico del Brennero e che ha visto partecipare molti allevatori Irpini.

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