Concia, De Vita: “prioritari nuovi processi di depurazione”

SOLOFRA – Incontro capitolino nella mattinata di ieri per il vicesindaco e delegato alle attività produttive Antonio De Vita. Il numero due di Palazzo Orsini, accompagnato da una delegazione di imprenditori, si è incontrato con il sottosegretario del Miur Giuseppe Pizza. «Stiamo cercando di sviluppare, ha spiegato, un ragionamento che ci consenta di affrontare e risolvere alcune criticità del distretto industriale solofrano a cominciare dalla depurazione delle acque reflue dei processi conciari». Nei giorni scorsi De Vita aveva sollecitato le associazioni datoriali a mettere nero su bianco delle proposte da sottoporre all’attenzione del Ministero per eventuali finanziamenti. «I bandi predisposti dal Miur, spiega De Vita, si rivolgono ai distretti tecnologici ed aggregazioni di distretti e questo ci mette nella condizione di poter sviluppare delle partnership con enti di ricerca e con le università». Elaborate intanto le prime proposte. E’ emersa la necessità di individuare un processo di trattamento chimico-fisico delle pelli con l’intento di eliminare alla fonte i principali inquinanti nelle acque e nei residui solidi, sviluppando allo stesso tempo nuovi trattamenti per acque, fanghi e sottoprodotti . Ed ancora. Nuove formulazioni per risparmiare prodotti chimici, ridurre il carico inquinante e conferire proprietà innovative come ad esempio la resistenza ai tagli, l’idrofilia, l’idrofobia, verniciatura, proprietà meccaniche e tecnologie da laboratorio, quali la microscopia ultrastrutturale e la veicolazione intra-dermale di prodotti chimici (nuove macchine), sistemi di dosaggio e attivazione proteica del processo (enzimi). Infine messa a punto di prodotti e processi ad elevata eco-compatibilità per umido, rifinizione, depurazione, riduzione consumi energetici e recupero sottoprodotti. Si tratta di progetti che dovranno essere sviluppati attraverso partnership che coinvolgono soggetti pubblici ad esempio le università o gli istituti di ricerca. Le risorse messe a disposizione dal Miur in maniera complessiva ammontano a quasi un miliardo di euro. Risorse che si è inteso destinare ai distretti delle quattro regioni della convergenza ovverosia Sicilia, Calabria, Puglia e Campania.

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