Concia, Guarino chiama Regione, Provincia e Prefetto

SOLOFRA – Il primo cittadino di Solofra, facendo seguito agli impegni assunti con i lavoratori dell’ex Albatros, chiama a raccolta le Istituzioni, i sindacati, le organizzazioni datoriali per promuovere un ampio tavolo di confronto che consenta di porre in essere degli strumenti validi per portare il distretto industriale di Solofra fuori dalla crisi. Questo il contenuto della lettera inviata: “Il lavoro rappresenta uno degli elementi fondanti della crescita della persona. La crisi, strutturale e non congiunturale, che stiamo vivendo sta minando questo pilastro. Due anni che hanno messo a dura prova i lavoratori e le loro famiglie. In qualità di Sindaco della città di Solofra non posso che esprimere, ancora una volta di più, la mia profonda preoccupazione rispetto a questo stato di cose. E’ necessario avviare un confronto ampio sullo stato di salute del polo conciario. L’analisi della dinamica del fatturato, elaborata dal centro ricerche del Monte Paschi Siena, ha evidenzia per Santa Croce una variazione media di meno 2,8 per cento, per Solofra di più 0,8 per cento e per Arzignano -6,2 per cento nel quinquennio 2005-2010. Le rivelazioni risalgono alla fine del 2009. Il 2010, quindi, secondo gli analisti dovrebbe essere l’anno della rinascita. Fra quanto affermano gli analisti e la situazione percepita dai lavoratori e dagli operatori del comparto concia c’è un divario enorme. Solofra ha innanzitutto bisogna di una iniezione di fiducia. Ha bisogno di essere sostenuta dalle istituzioni. In caso contrario il distretto n°1 della Regione Campania, così fu battezzato quando si incominciò a parlare di Piani integrati e di distretti, rischia di spegnersi in una lenta agonia. Un comparto che impegna in maniera complessiva oltre duemila lavoratori sta per scomparire inghiottito dal gorgo del lavoro nero ed irregolare, dalla concorrenza più o meno sleale delle economie emergenti, dall’asfittica politica del credito praticata sul territorio dagli istituti di credito. Le Istituzioni non possono più stare a guardare, i tavoli istituzionali devono incominciare a produrre risultati ed interventi concreti. Innovazione, ricerca, completamento della filiera produttiva, infrastrutture a servizio del distretto, contenimento della pressione fiscale sui lavoratori temporaneamente esclusi dal mercato del lavoro. Rispetto a queste tematiche ritengo che Provincia, Regioni, organizzazioni sindacali ed imprenditoriali oltre ai Comuni del distretto debbano avviare un proficuo confronto, con la presenza autorevole di un rappresentante della Prefettura. E’ per questo motivo che chiedo a ciascuno dei destinatari in epigrafe di fornire la propria disponibilità per la convocazione di un tavolo istituzionale di alto profilo da tenersi a Solofra, ovverosia il cuore del distretto industriale numero uno della Campania, per discutere di lavoro, di crisi, di disoccupazione ma soprattutto per mettere in piedi contromisure a medie e lungo termine per ridare dignità e speranza a questo comprensorio. E per affrontare anche la questione del futuro dei centottanta dipendenti ex Albatros”.

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