Concia, Rizzo (Api): “Politica assente e crisi torna a mordere”

“Proprio adesso che il comparto conciario stava ricominciando a respirare ecco che rischiamo di ripiombare nella crisi”. Il presidente provinciale della Confapi Franco Rizzo analizza il momento ed i dati economici che arrivano dall’Ocse. “Per l’Italia il 2012 sarà all’insegna della recessione. E questo vuol dire che l’industria conciaria sarà nuovamente costretta a mordere il freno. In una situazione di difficoltà se i consumatori si trovano a dover far quadrare i conti la prima cosa che salta sono le spese per i beni voluttuari come possono ad esempio essere gli oggetti in pelle”. Rispetto a questa situazione Rizzo ripropone ancora una volta la necessità di intervenire sul fronte della formazione e della ricerca. “Purtroppo, rilancia il numero uno delle piccole e medie imprese, siamo costretti a fare i conti con un progressivo disinnamoramento dei giovani rispetto al lavoro in conceria che si va a sommare con un percorso farraginoso che rende complicato il loro inserimento in azienda per un periodo breve di tempo come potrebbe essere nei mesi estivi”. Rizzo chiede un maggiore sforzo alla politica. “Su questo tema la politica dovrebbe far sentire la sua voce aiutando a realizzare una più profonda interazione fra scuola ed azienda”. E poi la vicenda di una sezione della stazione sperimentale pelli e cuoio a Solofra. “Il percorso si è interrotto quando la ssip è passata nelle competenze della Camera di Commercio di Napoli che al momento non pare intenzionata a farsi carico delle esigenze dei conciatori solofrani che chiedevano e chiedono ancora di avere sul territorio una struttura che svolge funzioni fondamentali in tema di ricerca e di accompagnamento alle imprese. Anche in questo caso la politica dovrebbe fare di più, la politica dovrebbe far sentire tutto il suo peso. Il fatto è però che questo non avviene anche perché siamo ormai a fine legislatura”.

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