Le scriventi OO.SS. hanno richiesto l’intervento del Signor Prefetto per la vertenza che investe i lavoratori del Consorzio A1 – Comune Capofila Ariano Irpino- per rappresentare l’urgenza della condizione vissuta dagli stessi che in vista della scadenza dei loro contratti in data 31/12/2011 non hanno, a tutt’oggi, avuto alcun riscontro per la definizione della loro posizione lavorativa, posizione che è di garanzia e tutela per l’erogazione dei servizi alle fasce deboli del territorio. Nella riunione con le scriventi OO.SS. del 14/12/2011 il Presidente del CDA Dott. Pratola, aveva rassicurato sul futuro lavorativo degli operatori garantendo l’impegno di continuare la strada della concertazione finalizzata all’individuazione di forme contrattuali adeguate e garanti di un corretto funzionamento dell’organizzazione e dei servizi sociali. A tal proposito nella stessa riunione le parti si erano date appuntamento alla data del 29/12/2011 per definire quanto detto. Nel corso degli ultimi giorni si sono verificati una serie di eventi che hanno in qualche modo contraddetto quanto concordato con le scriventi OO.SS. L’atto predisposto dal direttore del consorzio dott. Giuseppe Pippo in data 27/12/2011 n. prot. 1417 finalizzato alla imminente interruzione tecnica dei servizi al 31/12/2011 con richiesta alle responsabili delle 4 Antenne Sociali di darne comunicazione alle cooperative gerenti dei servizi del Consorzio (assistenza domiciliare disabili e anziani, residenzialità disabili, Centri socio educativi diurni…) è lesivo per gli interessi degli utenti in carico, poiché gli stessi non potranno beneficiare degli interventi. I pazienti diversamente abili, attualmente inseriti nelle strutture residenziali, privi di rete familiare adeguata, si ritroveranno senza una collocazione appropriata e senza riferimento alcuno. Si aggiunge, che gli ospiti dei Centri Socio Educativi, che sino ad oggi hanno frequentato con assiduità gli stessi, in base a specifici progetti individualizzati, sgravando le famiglie da un carico assistenziale oneroso, dovranno, stando alla comunicazione sopra riportata, restare a casa. Sebbene non gestiti da cooperative esterne, altri servizi, quali l’affido familiare, non potranno avere continuità ed i minori attualmente in carico presso nuclei affidatari si ritroveranno senza alcun supporto con gravi mancanza anche dal punto di vista giuridico poiché le equipes multidisciplinari del servizio sociale professionale (art. 13 del T.U degli Enti Locali), coinvolte nei casi non potranno più garantire la loro presenza in assenza di un qualsivoglia rapporto di lavoro. La riunione del CDA tenutasi in data 28/12/2011 ha deliberato una proroga del solo incarico del dirigente dell’ufficio di piano al 30/04/2012 mentre non è stato deliberato nulla in merito alle altre posizioni lavorative. Chiarendo che non esistono servizi prioritari e non, ma ci sono servizi sociali garantiti per tutte le fasce sociali deboli, il mancato rapporto di lavoro degli operatori che a vari livelli ed in base alle specifiche professionalità e competenze messe in campo, hanno gestito, curato e realizzato gli interventi, anche grazie al supporto essenziale del terzo settore, determinerebbe l’interruzione dei servizi al 31/12/2011 senza certezza sulle eventuali modalità di prosecuzione degli stessi. Tutto ciò, si configura come una interruzione di un servizio di pubblica utilità previsto e punito ai sensi dell’art. 340 del codice penale. Nonostante i ripetuti tentativi da parte delle scriventi OO.SS di mediazione, i responsabili del Consorzio, Direttore, Presidente e l’intero CDA non hanno ritenuto dare spiegazioni chiare alle scriventi in merito alla questione specifica che in un momento delicato come questo non trova, a nostro avviso, nessuna plausibile giustificazione. Per quanto sopra rappresentato, pertanto, le OO.SS chiedono al Prefetto di Avellino di intervenire nuovamente sulla questione in contesto delicatissimo e quindi fanno appello alla Sua Illustre Autorità al fine di avere un incontro urgente che possa chiarire e risolvere la questione.