Crisi concia, Caputo scrive a Sibilia

Il consigliere provinciale Antonio Caputo scrive al Presidente della Provincia di Avellino, Cosimo Sibilia affinche nel prossimo incontro del “tavolo istituzionale” si parli della crisi del sistema concia. Ecco il testo integrale della lettera: “Egregio Signor Presidente, con riferimento all’iniziativa di confronto tra le istituzioni e le parti sociali e datoriali in provincia di Avellino, avviate opportunamente per sostenere il “Patto per lo sviluppo”, come risposta all’emergenza socio-economica-produttiva che interessa la nostra cara irpina, desidero segnalare la necessità di porre all’ordine del giorno dei lavori del “tavolo istituzionale”, presieduto dalla s.v., la questione drammatica riguardante il sistema della concia del distretto industriale di solofra.
Cio’ in relazione alle attanaglianti problematiche produttive ed occupazionali che riguardano specificatamente i territori del distretto: solofra, serino, montoro superiore ed inferiore e di seguito dei comuni contigui all’area, che vuoi in conto terzi vuoi per fornitura di manodopera, risentono parimenti della crisi: San Michele di Serino, Santa Lucia di Serino, Santo Stefano del Sole, Cesinali ed Aiello del Sabato. Così, di pari passo rispetto alle priorità d’intervento sugli assets infrastrutturali dello sviluppo, in evidenza ora al tavolo, ritengo che vada anche posta una forte disamina delle condizioni di crisi del settore e del distretto industriale conciario, noto punto di forza dello sviluppo e delle specificita’ provinciali, che insieme al comparto auto ed indotto, edilizia e trasformazione agro-alimentare, rappresentano punti di PIL in questa provincia.
Si chiede, così’, di valutare la possibilita’ di portare l’argomento in discussione al tavolo, coinvolgendo in una prima consultazione anche i sindaci del distretto conciario onde definire strategie, fondi disponibili e/o d’attivare con una cabina di regia che metta mano organicamente per quel territorio e delle aziende ad interventi tanto infrastrutturali che tecnologicamente innovativi di dinamica industriale e di ricerca nella chimica applicata alla concia.
I fondi del “paser” e delle altre “misure strutturali della comunita’ europea” e/o nazionali e regionali servono a questo, ben’inteso con l’apporto della forza lavoro e delle capacita’ imprenditoriali dell’impresa solofrana, notoriamente avanzata.
Confidando nella sua consueta sensibilita’ e disponibilita’, ringrazio”.

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