Crisi in Irpinia, Della Porta: “E’ dovere civico reagire”

“Nel momento in cui vengono a mancare le certezze che garantiscono una vita dignitosa inizia il processo di accusa per individuare i colpevoli di tale incertezza. Allora vengono additati come colpevoli coloro che non lasciano il campo; le famiglie che non rendono autonomi i figli; l’eccessiva offerta di beni e servizi che rende i giovani incapaci di desiderare alcunché; gli stessi giovani poco propensi a rischiare avventure e ad assumersi responsabilità personali. Tanti colpevoli, nessun colpevole.
E’ utile un esame di coscienza che evidenzi le responsabilità personali e collettive ed eviti il vittimismo, focalizzando l’attenzione sulle cause e i rimedi possibili alla disoccupazione giovanile.
Il quadro che emerge dai dati lascia poco spazio all’immaginazione.
Cosa importa ad un giovane l’analisi filosofica, economica o storica della crisi quando ogni ricerca è vana e le prospettive di costruire una vita autonoma e una famiglia diventano un miraggio?
La nostra provincia va verso un vero e proprio impoverimento.
Le aziende chiudono e i lavoratori sono costretti alla cassa integrazione, nella migliore delle ipotesi. E’ dovere civico reagire a tale lassismo e tentare di invertire la rotta, attraverso una politica locale che promuova un’industrializzazione compatibile con le risorse del territorio.
La crisi è per noi giovani un momento di svolta, il fallimento di una cultura economica e allo stesso tempo una grande opportunità di costruire un futuro diverso”. E’ quanto si legge nella nota dell’Avv. Antonio DELLA PORTA, Commissario Cittadino e Vice Presidente Regionale Alleanza di Centro.

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