Crisi, la Cigl è pronta a scendere in piazza

Crisi, la Cigl è pronta a scendere in piazza
L’esecutivo della Cgil di Avellino, riunitosi ieri presso la sede provinciale del sindacato di via Padre Paolo Manna ha approvato all’unanimità il documento derivante dalle linee guida esposte dal segretario Vincenzo Petruzziello, sulla crisi economica in Irpinia, che ha ormai raggiunto livelli dram…

Crisi, la Cigl è pronta a scendere in piazza

L’esecutivo della Cgil di Avellino, riunitosi ieri presso la sede provinciale del sindacato di via Padre Paolo Manna ha approvato all’unanimità il documento derivante dalle linee guida esposte dal segretario Vincenzo Petruzziello, sulla crisi economica in Irpinia, che ha ormai raggiunto livelli drammatici. L’esecutivo ha affrontato i temi delle vecchie e nuove vertenze che si registrano in provincia di Avellino, a partire da quelle più antiche, che riguardano la Cablauto, la Tecnostampi, la Stamperia Irpina, alle quali si aggiungono quelle dell’Elital (scadenza della cassa integrazione), dell’Aema (53 contratti a termine non rinnovati), dell’Astec, della Novolegno che dopo 28 anni fa ricorso alla mobilità per 53 unità. L’esecutivo si è soffermato sulle situazioni di sofferenza del settore della concia, con l’aumento delle tariffe per lo smaltimento rifiuti, per le quali i sindacati avevano chiesto sgravi per le aziende del polo conciario, con una lettera inviata da Cgil, Cisl e Uil al presidente Bassolino. “Siamo preoccupati – ha affermato Petruzziello – anche per le questioni degli enti pubblici e di servizio, a partire dall’Alto Calore, con 13 milioni di deficit e 450 dipendenti, per il settore dei rifiuti, per il quale chiediamo alla Provincia di illustrare da subito quali sono i programmi per la provincializzazione del settore. A ciò si aggiunge la vertenza della scuola con 800 posti di lavoro in meno, la mancata realizzazione del bando per 170 operatrici Osa, per le quali chiediamo che vengano riutilizzate laddove erano precedentemente occupate”. L’esecutivo ha affrontato, inoltre, le questioni della stabilizzazione dei lavoratori precari e della valorizzazione delle risorse interne a livello dirigenziale per gli enti, a partire dalla Provincia, per la quale la Cgil è contraria all’apertura di consulenze esterne. Dalla provincia di Avellino la Cgil – ha affermato Petruzziello – aspettiamo di conoscere come si intendono colmare i ritardi nella programmazione per i fondi 2007/2013, quali sono le linee guida per la rete di infrastrutture e per il sostegno al reddito di disoccupati, cassintegrati e pensionati al minimo. In definitiva vogliamo sapere se le proposte della Cgil saranno inserite nei piani economici e nelle misure anticrisi della provincia e se l’ente intende far riferimento alla piattaforma unitaria aggiornata”. “L’esecutivo della Cgil, inoltre, ha preso in esame la convocazione della Conferenza territoriale per lo sviluppo sostenibile, prevista per il prossimo 4 settembre. “E’ uno strumento utile, un momento per valutare quali sono le intenzioni dell’ente provincia e più generalmente delle istituzioni, nel recepire le indicazioni del sindacato, per affrontare la crisi, che secondo gli studi della Cgil nazionale, porterà, nel 2010 il tasso di disoccupazione oltre il 10% e la perdita di un ulteriore milione di posti di lavoro”. Domani al tavolo anticrisi che si va ad insediare in provincia – ha aggiunto Petruzziello – ci attendiamo risposte concrete sui temi che nel corso dei precedenti incontri abbiamo posto” Sulla scorta delle proposte giunte anche da Cisl e Uil, la Cgil rilancia lo strumento della mobilitazione generale in provincia di Avellino, da organizzare con la convocazione degli organismi unitari sindacali, per aggiornare la piattaforma già presentata il primo maggio, che dovrà contenere le ultime urgenze e drammaticità”.

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