Crisi, le priorità della Cisl

Crisi, le priorità della Cisl
“I dati Istat sono i primi a fotografare la crisi nella sua piena espansione, sia per il Centro-Nord che per il Sud del Paese”. Così in una nota il segretario provinciale della Cisl, Mario Melchonna al termine dell’esecutivo del sindacato. Ecco il testo: “Nel Mezzogiorno, tutti gli indicatori sono p…

Crisi, le priorità della Cisl

“I dati Istat sono i primi a fotografare la crisi nella sua piena espansione, sia per il Centro-Nord che per il Sud del Paese”. Così in una nota il segretario provinciale della Cisl, Mario Melchonna al termine dell’esecutivo del sindacato. Ecco il testo: “Nel Mezzogiorno, tutti gli indicatori sono peggiorati molto di piu’ che nel resto del Paese. I segnali provenienti dal mondo del lavoro della Campania non sono confortanti. Il livello complessivo della disoccupazione, sebbene in calo, si attesta all’11,2% ed è il secondo maggior valore del Paese. L’economia della nostra regione è stata a tutt’oggi tra le più colpite anche a causa di shock locali (crisi dei rifiuti, calo della domanda di turismo, flessione delle vendite di prodotti agroalimentari). Ad Avellino i “forti effetti” della crisi dell’indotto auto, l’asfissia del mercato e la conseguente Cassa integrazione decisa da Fiat per tutti gli stabilimenti, non potevano non farsi sentire. In Irpinia la crisi riguarda tutti i settori, anche l’edilizia,l’agroindustria,la concia e il manifatturiero. La Cisl Irpina, giudica positive le misure gia’ decise dal Governo, in particolare il miglioramento del sostegno per i precari e l’accelerazione delle procedure per la cassa integrazione, ma ora servono tempi rapidi per la loro attuazione e lo stanziamento delle risorse: vanno favoriti principalmente i contratti di solidarietà in quanto strumenti particolarmente idonei a mantenere i lavoratori nella filiera produttiva, potenziando sia gli incentivi ai datori di lavoro che la copertura del reddito dei lavoratori, soprattutto nelle piccole imprese. Esprime inoltre soddisfazione per i risultati raggiunti dalla Regione Campania, in linea con una politica volta all’ incremento occupazionale : 92 milioni di euro per l’integrazione al reddito a favore dei lavoratori in cassa integrazione; 65 milioni di euro destinati all’aumento della produzione degli autobus, da commissionare all’azienda IRISBUS; ma ritiene ancora insufficienti i fondi , che dovrebbero andare a vantaggio di tutti i settori nella loro molteplicità e diversità. L’Irpinia rischia di essere tagliata fuori dai fondi strutturali 2007 — 2013 per la mancanza di grandi progetti. Il Cipe ha dato via libera allo stanziamento di 17,8 miliardi destinati a finanziare opere immediatamente cantierabili. Non c’è traccia di un solo euro per le aree interne”.

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