De Feo (Uil): “Da Caldoro fatti non più promesse”

AVELLINO – Il segretario provinciale della Uil Franco de Feo sulla visita del governatore della Campania Syefano Caldoro: “L’incontro programmato per il 20 giugno con il Presidente della Giunta Regionale, On. Caldoro, e l’Assessore Vetrella, è carico di aspettative e teoricamente ricco di buone prospettive per il futuro dell’Irpinia. Sul PATTO PER LO SVILUPPO ED IL LAVORO mettiamo le mani avanti e riteniamo giusto lanciare tre parole d’ordine che guideranno la nostra partecipazione all’appuntamento di Lunedì presso la Sala Grasso di Palazzo Caracciolo. “”Risposte chiare e puntuali””, “”impegni precisi””, “”tempi certi””, possono essere gli elementi di svolta capaci di attirare consenso e condivisione delle forze sindacali ed imprenditoriali e della stessa Provincia nei confronti degli interlocutori regionali. Si può e si deve voltare pagina dopo oltre un anno di confronto con gli Assessori regionali, tra cui lo stesso Vetrella. La gravità della crisi produttiva ed occupazionale ha bisogno di risposte chiare, di condivisione e di sostegno alla “vertenza Irpinia” e la Regione Campania può e deve darle per il ruolo che Le compete nello scenario istituzionale. Pur consapevoli del ruolo marginale del centro-destra campano nel rapporto con il Governo nazionale, ormai appiattito sui ricatti antimeridionalisti della Lega Nord, siamo fiduciosi ed ottimisti in una possibile svolta a favore dello sviluppo del Mezzogiorno, della Campania e delle zone interne. Per questo è necessario che il Governatore assuma impegni precisi rispetto alla piattaforma rivendicativa della “vertenza Irpinia”, dalla quale esemplifichiamo i punti essenziali: subito il completamento della fase burocratica e finanziamento dei contratti di programma, apertura del cantiere della Lioni-Grottaminarda e del 3° lotto della Valle Caudina-Pianodardine, revisione dei grandi progetti regionali con l’assegnazione di risorse immediatamente spendibili all’Irpinia, tavolo permanente per le politiche industriali a partire dai grandi gruppi FMA – IRISBUS e l’indotto, certezze di occupazione e di correntezza delle retribuzioni per tutti i lavoratori della Forestazione e della Cooperazione Sociale, rilancio dell’edilizia abitativa pubblica e privata, destino del distretti industriali del tessile e della concia e, dulcis in fundo, attivazione di un confronto sulla sanità in Irpinia rispetto al piano attuativo Florio, ai tagli dell’avanzo di amministrazione all’Azienda Moscati e del decreto fantasma di accorpamento dell’ospedale di Bisaccia al Moscati. Dopo la vittoria dei SI ai referendum bisogna programmare investimenti per l’ammodernamento delle reti idriche provinciali per evitare lo sperpero esagerato di acqua pubblica e bisogna adesso ripensare a grandi progetti per l’energia alternativa con attenzione al distretto energetico in Alta Irpinia per l’eolico e ad altre iniziative per il fotovoltaico, entrambi con ricadute stabili per l’occupazione. La drammatica condizione dei lavoratori e delle loro famiglie impone l’assunzione di una piena responsabilità da parte della Regione concordando tempi certi per la realizzazione degli impegni che saranno assunti. STOP agli annunci, spazio alle intese istituzionali con le caratteristiche richiamate, risposte – impegni – certezze, questo può essere il vero momento di svolta nei rapporti con la Regione e l’avvio di una concertazione programmata con verifiche a stato di avanzamento. Altrimenti non resta altro da fare che programmare una grande giornata di lotta e di mobilitazione di tutte le forze sane dell’Irpinia, dal Sindacato agli Imprenditori, dagli Enti Locali alle Associazioni presenti sul territorio, alla stessa Chiesa provinciale. Da inguaribili ottimisti aspettiamo fiduciosi l’incontro del prossimo 20 giugno”.

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