SOLOFRA – In risposto al documento delle organizzazioni sindacali, il primo cittadino Antonio Guarino ha chiamato a raccolta istituzioni, imprenditori ed organizzazioni sindacali per stare al finaco di lavoratori e imprese del polo conciario cittadino. “E’ notizia di questi giorni: il reddito disponibile delle famiglie ovverosia il reddito al netto delle imposte e dei contributi è andato incontro ad una flessione del 2.7%. E’ uno studio dell’Istat a documentare questo crollo, il primo dal 1995, dei redditi sui quali possono contare i nuclei familiari. Cosa vuol dire questo? Vuol dire che le famiglie hanno meno soldi, minori entrate per poter far quadrare il bilancio familiare. E quindi anche minore capacità di spesa ed a riprova di questo dato bisogna prendere atto anche di una diminuzione dei consumi. In questa premessa ci sono due elementi che dovrebbero far tremare i polsi a noi che siamo rappresentanti delle istituzioni. Il primo è di natura sociale. Un padre di famiglia che si trova una busta paga più leggera deve suo malgrado cercare di riempirla. Ed ecco allora che una insicurezza economica può aprire la porta a fenomeni di lavoro nero ed irregolare e nei casi più gravi rappresentare terreno di coltura fertile per fenomeni odiosi e spregevoli quali quello dell’usura. Si tratta di una prospettiva che in un contesto di profonda crisi economica quale è quella che stiamo vivendo è tutt’altro che di semplice accademia. Il secondo è di natura squisitamente economica, la contrazione dei consuma porta ad una riduzione dei volumi di lavoro per quelle aziende che i beni di consumo li producono. Meno produzione vuol dire altri posti di lavoro che vengono persi. Questi due elementi rappresentano le due facce di una stessa medaglia. Due elementi che si combinano contribuendo ad alimentare un clima di profonda incertezza sociale dove i diritti rischiano di diventare un qualche cosa da sacrificare pur di riuscire a portare a casa il salario. Questo non può essere perché senza regole non vi può essere una crescita armoniosa del tessuto economico e sociale. Come rappresentanti delle istituzioni siamo chiamati a spezzare questo circolo vizioso. E lo si può fare solo mettendo insieme un pacchetto di interventi che consentano di dare speranza e fiducia ai lavoratori a cominciare da quelli per i quali il lavoro rappresenta già qualche cosa di incerto: i lavoratori in cassa-integrazione guadagni, in mobilità quelli impiegati con forme di lavoro flessibile. Oltre che agli imprenditori. Questa partita gli istituti di credito non possono starsela a guardare dalla finestra. Le banche hanno preso tanto dal territorio solofrano, dalle sue aziende, dai suoi imprenditori e dalle sue imprese nei momenti di “vacche grasse”. E’ arrivato il momento che si facciano carico delle prospettive future del distretto di Solofra, ora che il distretto vive una situazione di maggiore fragilità. Non è immaginabile che ora che ce ne è più bisogno, gli istituti di credito chiudano i cordoni della borsa aggiungendo difficoltà a difficoltà, bisogna esaminare la possibilità di concedere anticipazioni sulla Cassa Integrazione Guadagni. Sulla scorta di queste valutazioni, per predisporre insieme una proposta da sottoporre poi agli Istituti di Credito, è convocato per Giovedì 10 Febbraio 2011 alle ore 17.30 a Palazzo Orsini un incontro per varare un piano di intervento per stare al fianco delle imprese e dei lavoratori del polo conciario solofrano”.