Età pensioni donne, dall’Irpinia no all’aumento |
Età pensioni donne, dall’Irpinia no all’aumento
Il partito dei pensionati irpini all’attacco del Governo sull’aumento dell’età pensionabile delle donne. “Continua la soap opera relativa alla vicenda dell’aumento dell’età pensionabile delle donne lavoratrici del pubblico impiego oggi, e di tutte le donne domani, in base ad una sentenza della Corte di Giustizia Europea – ha dichiarato il Segretario Provinciale del Partito Pensionati di Avellino, Antonio de Lieto – Lo stesso Ministro Brunetta ha riconosciuto il ruolo e l’importanza della donna nella nostra società ed il pesante lavoro che ricade su di lei anche dopo il normale orario di ufficio, dovendo prendersi cura della famiglia, dei figli etc. Bene farebbe l’Europa ad occuparsi di tutti gli altri diritti negati alle donne – ha continuato il leader del Partito Pensionati – che, fra l’altro, già oggi possono rimanere al lavoro fino a 65 anni, quindi nessun diritto della donna è violato, ed appare veramente strano che per rimediare ad una presunta violazione si vuole imporre per legge alle donne un provvedimento, questo sì, penalizzante. In Italia – ha rimarcato de Lieto – vi sono milioni di pensionati alla fame, tanti portatori di handicap che devono confrontarsi tutti i giorni con le barriere architettoniche, con le difficoltà di inserimento al lavoro, con una pensione vergognosa e con mille altri problemi, ma su questo dall’Europa non giunge alcun segnale. È veramente una strana Europa questa, – ha proseguito de Lieto – un’Europa che sembra strabica e che guarda solo dove capita, senza approfondimenti e con giudizi che non tengono conto della realtà sociale e delle carenze, a proposito dell’innalzamento dell’età pensionabile per la donne, della mancanza di asili nido, dell’elevato costo delle case di riposo e dei problemi delle famiglie”.