Filt-Cgil: dopo la Sanità, ora tocca ai Trasporti

Filt-Cgil: dopo la Sanità, ora tocca ai Trasporti

La Regione Campania, non potendo più onorare il Contratto di Servizio di quest’anno con Trenitalia, si è resa responsabile della sospensione di 34 treni, di cui 10 afferenti il territorio interno delle province di Avellino e Benevento. Tre coppie di treno tra Benevento e Foggia e due coppie di treni tra Avellino e Lioni (di cui uno lungo la tratta Salerno, Mercato San Severino, Avellino, Lioni).
L’Avellino – Rocchetta, da tratta ferroviaria da rilanciare con iniziative turistiche a ramo secco da tagliare; così come sulla BN/Ariano/FG con la soppressione di tutti i treni del trasporto regionale.
Queste le nefaste conseguenze della riduzione dei trasferimenti agli enti locali della manovra varata recentemente dal Governo, che colpirà pesantemente i più deboli e le popolazioni delle zone interne.
Questo è quello deciso per quest’anno.
Le nostre apprensioni sono ancor più comprovate dal fatto che le manovre dell’assessorato non si fermeranno qui, anzi sono previsti tagli che colpiranno in tutte le direzioni e che quindi avranno effetti indiscriminati sul territorio, colpendo sempre più zone e fasce di popolazione prostrate e dimenticate. Da dicembre, con i preannunciati tagli, effetto della legge Finanziaria, salteranno, nel trasporto ferroviario regionale, ben 142 treni. Si torna così a temere per il futuro dell’Avellino/Rocchetta, della Benevento/Avellino/Salerno e di tutte le altre linee interne, con la cancellazione di centinaia di posti di lavoro tra ferrovieri,autoferrotranvieri e addetti degli appalti ferroviari.
Lo sviluppo di un territorio si misura con una credibile rete di trasporto ferroviario, in particolare dove essa già esiste, che mette in comunicazione i territori, anche i più marginali, con le direttrici principali. I segnali dell’indifferenza e di irresponsabilità del mondo politico, istituzionale delle nostre provincie rispetto al tema della mobilità e dell’ambiente sono evidenti e non da oggi.
Ci auguriamo che per far uscire dal torpore i cittadini, i rappresentanti istituzionali e politici basti la gravità delle dichiarazioni rese alla stampa dal Sen. Vetrella (Assessore Regionale ai Trasporti) che testualmente ha affermato “….. si è provveduto a salvaguardare le aree metropolitane, dove naturalmente la domanda di trasporto è più elevata….”. L’assessore, però, ignora che il taglio di anche solo due corse nelle zone interne, corrisponde alla soppressione del servizio di mobilità, garantito dalla Costituzione il diritto alla mobilità e costituisce di fatto un altro elemento di isolamento delle aree depresse.
E’ evidente che Governo e Regione voglio perpetrare la loro azione, seguendo anche nel settore dei servizi pubblici la politica del profitto, senza alcuna garanzia per le fasce più deboli e le aree depresse, attuando tagli indiscriminati e non praticando una politica di riduzione degli sprechi, che magari albergano proprio nelle zone maggiormente servite. Purtroppo quanto accaduto e quanto accadrà era stato previsto e denunciato dalla FILT Regionale, unitamente a Legambiente e Federconsumatori, in una conferenza stampa già a fine luglio.
Avevamo espresso le nostre preoccupazioni e chiesto la massima mobilitazione sui tagli indiscriminati al settore che ci avrebbe portato indietro di tanti anni e predisposto il trasporto pubblico al disfacimento. Le nostre preoccupazioni sono rimaste inascoltate, ma ancor più gravemente, le nostre segnalazioni e le nostre denunce completamente isolate. Infatti, da soli, abbiamo cercato di portare all’attenzione della politica, dell’utenza, dei lavoratori quanto stava accadendo nel trasporto pubblico locale a livello regionale.
Se si vogliono avere livelli di servizio degni di un paese civile, chiediamo a tutte le forze politiche, sociali, ai lavoratori, ai cittadini di stare all’erta e di impegnasi in una azione di contrasto affinché questi territori, già fortemente penalizzati, non perdano ulteriori opportunità di crescita e di sviluppo. E’ necessario aprire insieme alle altre OO.SS. un tavolo specifico di confronto con la Regione e gli Enti Locali sulla mobilità (ferro/gomma), sulle opere infrastrutturali necessarie e sul rilancio socio/economico delle zone interne.

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