“Futuro secondo Giovani Impresa sud”, Coldiretti irpina a Napoli

Un sud diverso, innovativo, fresco, dinamico, fatto di 50.000 imprese agricole “giovani” e 91 produzioni riconosciute a livello comunitario, di cui 61 DOP e 30 IGP, un patrimonio di valore inestimabile per le regioni Calabria, Campania, Basilicata, Molise, Puglia e Sicilia, rappresentate a Napoli da oltre 700 giovani rampanti dell’imprenditoria agricola meridionale. Del “Futuro secondo Giovani Impresa sud” si parlerà nel corso della prima grande Assemblea dei giovani Coldiretti del Mezzogiorno d’Italia, domani 14 marzo alle ore 9,30 nella prestigiosa cornice del teatro San Carlo di Napoli.
Dopo la relazione di Giuseppe Pecoraro, delegato regionale della Campania, i giovani ne discuteranno con Paolo Russo, presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Dario Stefàno, coordinatore degli Assessorati regionali all’agricoltura, Donato Ceglie, magistrato della Procura generale di Napoli, Giuseppe Vadalà, responsabile della divisione Sicurezza Agroambientale e Agroalimentare del Corpo Forestale dello Stato.
Sarà Gennarino Masiello , presidente di Coldiretti Campania, ad introdurre i lavori dell’Assemblea, a cui porteranno i saluti Tommaso Sodano, vice sindaco di Napoli, e Vito Amendolara, consigliere per l’agricoltura del presidente della Regione Campania. Il coordinamento sarà curato da Carmelo Troccoli, segretario nazionale di Coldiretti Giovani Impresa. Concluderà i lavori Vittorio Sangiorgio, delegato nazionale dei giovani Coldiretti.
Intanto ad Avellino tutto è pronto per l’appuntamento di domani, dove i giovani coldiretti della provincia saranno presenti in massa con il delegato provinciale, Antonio Leone, e il segretario, Giovanni Colucci, accompagnati dal presidente, Francesco Vigorita, e dal direttore, Marcello De Simone. “Un appuntamento importante per affermare ad una platea più vasta di quella presente al San Carlo che un altro sud è possibile, ed ha il volto dei giovani coldiretti delle Regioni del Sud Italia – afferma Antonio Leone -.  Un sud che lavora, che intraprende, che non si lamenta,ma si rimbocca le maniche e crea sviluppo  con l’innovazione, la passione e la competenza”.

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