Incontro Irisbus, Lengua: “Esito drammatico quanto prevedibile”

“L’esito fallimentare del vertice tra parti sociali, Fiat e rappresentanti del Ministero per lo Sviluppo Economico sul futuro dello stabilimento Irisbus suona come una condanna a morte per l’intera provincia di Avellino. Si tratta, tuttavia, di un esito tanto drammatico quanto prevedibile”. E’ quanto afferma Caterina Lengua, segretario provinciale del Partito Democratico di Avellino.
“Alle responsabilità di un governo nazionale completamente allo sbando, come certificato dallo stato confusionale che sta accompagnando la stesura di una manovra finanziaria dalla quale dipenderà il destino del Paese, si affiancano quelle altrettanto gravi di un Governo regionale che, al di là dei proclami e della demagogia, si è dimostrato, ancora una volta, sordo ed indifferente al grido d’allarme di questa provincia. L’assenza dell’assessore Vetrella al tavolo delle trattative rappresenta – prosegue la Lengua – solo l’ultimo schiaffo al volto di una terra abbandonata al proprio declino e stretta nella morsa di molteplici emergenze, dal nodo lavoro alla questione rifiuti, dall’allarme sanità a quello sul futuro dei servizi sociali.
Uno schiaffo che fa male e che è figlio di una drammatica assenza di una classe di governo del territorio regionale: nella stessa misura e con la stessa fermezza con cui i governatori leghisti pretesero ed ottennero il ricorso ai fondi Fas per pagare le multe degli allevatori padani, un governo regionale forte ed autorevole avrebbe dovuto indicare ed imporre al governo nazionale il ricorso immediato a quegli stessi fondi, nel quadro di una chiara programmazione sul fronte della politica nazionale nel settore trasporti.
Contestualmente, un governo regionale adeguato ed efficace avrebbe dovuto decidere, senza esitazione alcuna, lo sblocco immediato delle commesse già finanziate (si tratta di circa 200 autobus) per restituire ossigeno allo stabilimento di Flumeri, quanto meno per quei pochi mesi necessari a consentire la riapertura delle trattative con Fiat pretendendo dalla stessa il medesimo impegno assunto per Grugliasco. Una siffatta decisione sarebbe stata utile anche in considerazione della necessità di rinnovare il parco mezzi della Regione Campania da tempo non conforme alle normative vigenti.
Nulla di tutto ciò è accaduto perché a questo Governo Regionale, a partire dal presidente e dal suo vice, manca la forza, l’autorevolezza, il coraggio e finanche la volontà di salvare questa azienda. La paventata chiusura dell’Irisbus è il segno della sconfitta di un centrodestra che ha carpito il consenso di questa provincia sulla demagogia e su promesse mai mantenute: il Partito Democratico, in linea con quanto auspicato dal Presidente Napolitano sul piano più generale, proseguirà, seppur dall’opposizione, nella sua azione di responsabilità e di proposta continuando ad affiancare gli operai dello stabilimento ufitano ed incalzando il centrodestra in tutte le sedi istituzionali affinchè si riapra una vertenza cruciale per il futuro dell’intera Irpinia”.

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