Irisbus, Filomena: “Serve impegno politico forte ed unitario”

“Il consigliere regionale Ettore Zecchino ha sollecitato il presidente della Giunta regionale e l’Assessore alle attività produttive ad intervenire con urgenza e determinazione per intraprendere azioni politiche efficaci a garantire prospettive e continuità operativa allo stabilimento Irisbus, il quale rappresenta la più importante realtà industriale dell’Ufita e uno dei capisaldi dell’intero sistema industriale della Regione Campania”. E’ quanto afferma Vincenzo Filomena, portavoce provinciale della Democrazia Cristiana.
“Lo stabilimento di Flumeri – prosegue – costituisce infatti il più importante sito produttivo nazionale per il comparto dell’autobus, ovvero una realtà produttiva fondamentale per l’economia dell’intera regione. E’ necessario che tutte le forze politiche, sociali ed imprenditoriali assicurino il più vasto ed unitario impegno per garantire la continuità produttiva dello stabilimento Irisbus che, a meno di 40 anni dalla sua nascita e dopo aver determinato un significativo processo di sviluppo economico e sociale per l’intera provincia, si viene a trovare nell’attuale situazione di estrema difficoltà. E’ doveroso tutelare il ricco patrimonio di esperienze lavorative sin qui sviluppato grazie ad una classe di lavoratori di altissimo livello, perché non risulta saggio, né tantomeno credibile, dilapidare un simile patrimonio e nel contempo immaginare di poter realizzare un progetto di rilancio e sviluppo economico del sistema produttivo campano. Siamo convinti che la politica debba adoperarsi di più e meglio per assicurare i servizi e le infrastrutture necessarie in grado di rendere meno impervio e difficoltoso il cammino delle imprese impegnate a competere su un mercato globale. Non è assolutamente accettabile – conclude Filomena – che le difficoltà prodotte dall’assenza di una politica industriale, capace di provvedere per tempo a definire strategie di sviluppo coerenti e competitive con le difficili dinamiche di un mercato globalizzato siano trasferite e ripartite, unicamente, sui lavoratori”.

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