Lavoro e sviluppo, Unci: occorre svolta nell’intervento pubblico

“La Festa dei lavoratori è per l’Unci provinciale di Avellino un momento di riflessione sulle politiche del lavoro, sul welfare e sullo sviluppo dell’Irpinia, del Mezzogiorno e, più in generale, del Paese. In un momento di difficoltà strutturale dell’economia e di diffuso disagio dei cittadini, nonostante i duri attacchi spesso ideologici e strumentali ricevuti negli anni passati dalla cooperazione italiana, il sistema dell’impresa mutualistica ha retto, garantendo occupazione e contribuendo al…

“La Festa dei lavoratori è per l’Unci provinciale di Avellino un momento di riflessione sulle politiche del lavoro, sul welfare e sullo sviluppo dell’Irpinia, del Mezzogiorno e, più in generale, del Paese. In un momento di difficoltà strutturale dell’economia e di diffuso disagio dei cittadini, nonostante i duri attacchi spesso ideologici e strumentali ricevuti negli anni passati dalla cooperazione italiana, il sistema dell’impresa mutualistica ha retto, garantendo occupazione e contribuendo alla crescita della comunità. E’ stata, infatti, ampiamente dimostrata la funzione anticiclica rispetto alla crisi svolta dalle migliaia di cooperative operanti dal settore dei servizi alle persone alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale, dall’agricoltura al terziario avanzato, dal turismo alla logistica, dal consumo al settore abitativo. La cooperazione è stata, inoltre, in grado di rappresentare e promuovere, pur tra mille limiti, i valori concreti della solidarietà e della partecipazione, le spinte dell’innovazione e una via d’uscita alle stridenti contraddizioni della cosiddetta modernizzazione.
Non di meno, però, bisogna sottolineare l’esigenza di una svolta nell’intervento pubblico ed una riorganizzazione dell’intero sistema amministrativo e burocratico per offrire nuove e più solide opportunità occupazionali, il rilancio delle attività produttive e l’attuazione piena dei diritti costituzionali.
L’economia sociale e l’economia ecologica, insieme alle idee delle quali sono portatrici, possono rappresentare per il futuro un’importante opportunità di sviluppo sostenibile, ma soprattutto un valore aggiunto in termini di qualità della vita e di valorizzazione della persona umana. La cooperazione, la rete mutualistica ed il Terzo settore diventano il lievito per la costruzione di nuovi modelli sociali, per il recupero e la salvaguardia del territorio, sempre più colpito da speculazioni e devastazioni, e la risposta a vecchi e nuovi bisogni. Dalle istituzioni e da tutti i portatori di interessi è giusto attendersi più consapevolezza ed attenzione”.

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