Manifatturiero, la lettera della Filctem Cgil

Di seguito vi proponiamo la lettera a firma del segretario provinciale della Filctem Cgil Franco Fiordellisi, sulle prospettive del Manifatturiero per il 2014. “Cari industriali, politici, cittadini e colleghi sindacalisti, Si chiude il 2013, sesto anno di questa durissima crisi che colpisce il nostro modello sociale ed economico. Il disagio di coloro che non riescono a rientrare nel mondo del lavoro o ad entrarci è in costante aumento. Il settore manifatturiero sia Italiano che irpino è pesantemente esposto, sia per la mancanza di politiche industriali dei vari governi degli ultimi 15anni, ma anche per le ridotte dimensioni delle imprese continuano a chiudere con perdita di posti di lavoro e di competenze senza che tra di loro si consorzino. Dall’analisi dei settori TessileAbbigliamentoCalzaturiero e Conciario è evidente la continua perdita di “forza economica” in Italia e Irpinia. L’esempio è il distretto Solofrano della Concia che ha registrato un calo di commesse nell’anno, concentrato nel settore calzaturiero, con un meno 50%; Questo calo ha inciso in maniera pesante sui livelli occupazionali con la perdita di circa 150 posti di lavoro, continuano le richieste di casse integrazione e i contratti di solidarietà che allo stato coinvolgono circa 200 addetti. “Fortunatamente” in autunno si è riscontrata una lieve ripresa delle commesse, ma non come si sperava, così da peggiorare situazioni già delicate e compromesse. Tanto da consegnarci in questa ultima settimana altri 49 licenziamenti, a cui vanno aggiunti circa 70 contratti a termine scaduti e ci auguriamo una riassunzione a Gennaio 2014. Altra criticità rilevante è la INCEA ceramiche di Altavilla con 62 addetti in Cigs senza rotazione, Secon ed MMD per resine e compositi dell’indotto IrisBus in attesa di ulteriore Cassa in Deroga, Polieco sistema Cavidotti in CDS, aziende tessili abb. trascinate in crisi dall’ulteriore concordato della ITTIERRE. Questo è il manifatturiero in crisi e non dimentichiamo la razionalizzazione nelle aziende dei servizi-reti come Enel o le dismissioni o ridimensionamento di varie società delle rinnovabili come IVPC, oppure AltoCaloreServizi, ma fermiamo qui l’elenco delle criticità e drammi, non solo per ragioni di spazio, ma perchè è giusto segnalare situazioni produttive in buona salute come Altergon e GVS sistemi e prodotti chimico-sanitari, Meres ed anche la ElconMegarad dopo una pesante ristrutturazione e riorganizzazione sembra in grado di riaffermarsi, da cui si può ripartire. La FILCTEM Cgil di Avellino, lo sapete, è da tempo, convinta che la competitività sia possibile con la sostenibilità ambientale e la legalità, innovazione tecnologica, formazione professionale adeguata e vera, queste sono le sfide che l’industria manifatturiera deve affrontare come progetto prioritario per tutelare l’esistente e per il rilancio dello sviluppo e dell’occupazione. Diversificare la produzione, consorziarsi, diminuire o meglio efficientare i consumi (dell’energia, dell’acqua e delle materie prime) e ad esempio costruire in maniera compiuta relazioni nell’area Mediterranea per permettere l’approvvigionamento di materia prima per il distretto Solofrano. Ma tutte queste cose si possono ragionare e progettare solo se si fa sistema e si recupera un’idea di politica industriale vera e seria, che affronti i nodi: dagli squilibri infrastrutturali, tecnologici e formativi, alle tasse sul lavoro, alla concorrenza sleale interna prima ancora che esterna con lavoro nero o mal pagato, il precariato e la DISOCCUPAZIONE! Per avere un vero ruolo e peso nell’agenda politica regionale e nazionale e’ utile ed opportuno aggiungere altre azioni progettuali locali, oltre al Patto per lo sviluppo, per queste verità-criticità del sistema industriale locale irpino, connettendo la vertenza Irisbus trasporti, Fiat, con il sistema diffuso del manifatturiero “altro”e le relative vertenze e potenzialità. Da questo, riteniamo, si debba ricominciare a tessere la rete per uscire bene dalla crisi, vanno fatte scelte che, come brevemente esposto innanzi, possono determinare il miglioramento della produttività ed attirare nuovi investimenti o possibili riconversione, redistribuendo reddito, creando occupazione e quindi se non ora quando? Ps sulla sostenibilità ambientale è bene ricordarci il valore del Servizio Idrico Integrato e quanto c’è da fare per la depurazione e per le condotte idriche…… Buon 2014 a tutte e tutti noi”.

SPOT