Dopo il lungo lavoro svolto nelle Commissioni Bilancio e Finanza per valutare e modificare la bozza del decreto salva-italia, l’On. Marco Pugliese, deputato Irpino di Grande Sud e membro della VI Commissione Finanze di Montecitorio, interverrà in aula, in nome di tutta la componente Grande Sud, per illustrare le principali modifiche apportate alla manovra.
“Vorrei evidenziare – afferma Pugliese – che Grande Sud è fiero del lavoro svolto nelle Commissioni che ha portato importanti modifiche al testo del decreto, frutto di una vera e propria battaglia a difesa del Sud e quindi del suo sviluppo. Grande Sud, – continua il deputato arancione – con quel forte senso di responsabilità che lo contraddistingue, ha intuito che, in un momento di crisi internazionale, il rigore, l’equità e la crescita, sono i tre aggettivi su cui gettare le basi fondamentali per salvare l’Italia.
Le principali modifiche apportate al decreto – spiega Pugliese – che rappresentano il rigore e l’equità, riguardano il fronte previdenziale, il prossimo anno, infatti, saranno indicizzate le pensioni fino a 1.400 euro, mentre nel 2013 la perequazione sarà applicata alle pensioni di poco superiori ai 900 euro. In questo modo, durante il 2012, saranno rivalutate l’80% delle pensioni corrisposte dall’Inps. Il mancato gettito verrà coperto da un contributo di solidarietà sulle pensioni cosiddette “d’oro”: un’imposta pari al 15% sulla parte eccedente i 200 mila euro.
Novità anche sul capitolo “casa”, con l’introduzione di una sorta di quoziente familiare. Confermate le aliquote da applicare sulle rendite catastali rivalutate, viene abbassata la detrazione da 200 a 170 euro ma viene introdotto uno sgravio di 50 euro (fino ad un massimo di 200 euro) per ogni figlio a carico fino ai 26 anni e indipendentemente dal reddito. Nel maxi-emendamento figura anche una tassa sulle case all’estero pari allo 0,76% (come le seconde e terze case) ma sul valore dell’immobile e non sulle rendite catastali.
Novità più significativa per i capitali scudati: la tassa non sarà più una tantum ma diventerà permanente (1% per il biennio 2012-2013 e 0,4% a partire dal 2014). Grazie a questo provvedimento, nelle casse statali entreranno 1,4 miliardi di euro nel 2012 e nel 2013 e circa 600 milioni di euro nel 2014. Anche i conti correnti entrano nella manovra “salva-Italia”: l’imposta di bollo annuale (pari a 34 euro) sparirà sui conti correnti con giacenze medie sotto i 5 mila euro, mentre rimarrà stabile per le giacenze medie sopra i 5 mila euro. Il bollo per le persone giuridiche sale invece da 73,8 a 100 euro. Per quanto concerne la crescita – continua Pugliese – Grande Sud ha avanzato proposte per semplificare, quindi accelerare l’impiego, dei fondi strutturali al Sud, rispettando impegni presi con la commissione Ue.
Inoltre, – conclude il parlamentare arancione – si punta a velocizzare anche l’impiego dei fondi FAS (Fondi per le Aree Sottoutilizzate) per le opere infrastrutturali al Sud, che dovranno essere utilizzati per l’85% al meridione, così come è previsto dalla normativa che regola la materia”.