SOLOFRA – Il 2013 dovrà essere l’anno entro il quale attivare progetti in materia di abbattimento della produzione di rifiuti legati all’industria conciaria. A prevederlo è il piano di interventi legati al marchio di eco-compatibilità. Entro il trenta giugno di quest’anno il comune dovrebbe essere in grado di fornire una proposta progettuale utile a far lievitare la percentuali di rifiuti, prodotti dalle aziende conciarie, da avviare a recupero. Uno studio comparativo condotto tempo addietro e r… |
SOLOFRA – Il 2013 dovrà essere l’anno entro il quale attivare progetti in materia di abbattimento della produzione di rifiuti legati all’industria conciaria. A prevederlo è il piano di interventi legati al marchio di eco-compatibilità. Entro il trenta giugno di quest’anno il comune dovrebbe essere in grado di fornire una proposta progettuale utile a far lievitare la percentuali di rifiuti, prodotti dalle aziende conciarie, da avviare a recupero. Uno studio comparativo condotto tempo addietro e riguardante proprio la gestione dei rifiuti nei distretti conciari di Solofra, Arzignano e Santa Croce ha evidenziato le grandi difficoltà incontrate dal polo conciario irpino in questo settore. Lo studio ha evidenziato, nello specifico, che soltanto il 28,6% dei rifiuti conciari prodotti nel distretto di Solofra viene gestito nella stessa provincia, contro il 99% di Santa Croce e il 79% di Arzignano. Nei distretti di Santa Croce e Arzignano si sono inoltre sviluppate una serie di strutture e servizi per la gestione dei rifiuti (smaltimento e/o riutilzzo) dettati dalle esigenze del territorio stesso e delle imprese. Infine l’analisi ha evidenziato come la carenza infrastrutturale del Distretto di Solofra si traduce così in maggiori costi per le imprese e conseguenti svantaggi competitivi.