«La mediazione civile obbligatoria è uno strumento molto innovativo che la riforma Cartabia ha reso ancora più efficace potenziandolo. Un sistema che cerca di evitare il ricorso a giudizi civili con cause lunghe e costose. L’Odcec Napoli ha un organismo di mediazione che si avvantaggia di questi nuovi strumenti per favorire accordi rapidi ed economici tra le parti in poco tempo e con costi contenuti rispetto a quelli di un giudizio. Questo sistema funzione ed è alla portata di tutti i cittadini che possono così gestire i loro problemi con il supporto dei professionisti di fiducia per diversi temi come quelli legati alle liti condominiali, le eredità, la divisione di beni tra imprenditori e tanti altri casi di natura civile. La figura del commercialista è la migliore per gestire queste soluzioni alternative alla giustizia ordinaria». Queste le parole di Riccardo Izzo (presidente della Commissione ADR, composizione negoziata del Cndcec e numero uno di Medì) nel corso del convegno “La mediazione civile e le novità nella riforma del processo civile”, promosso dall’Odcec Napoli, presieduto da Eraldo Turi.
L’importanza del ricorso alla mediazione è stata sottolineata da Antonella La Porta (consigliere delegato ADR dell’Odcec Napoli): «L’iniziativa si pone in un filone che l’Ordine intende portare avanti con determinazione. Avvicinare i professionisti ai cittadini attraverso la trattazione di argomenti, dal punto di vista tecnico e scientifico, a loro vicini. Abbandonando l’abitudine alla lite, al conflitto, per arrivare a una mente aperta alla mediazione. La risoluzione dei conflitti deve portare una utilità e deve avvenire in tempi brevi. Non sempre la via della lite è la migliore. Ci sono circostanze in cui è inevitabile demandare a un giudice la valutazione a rigor di legge le problematiche ma nella stragrande maggioranza dei contenziosi non è così. Per questo le aule dei tribunali sono super affollate e questo si traduce in un danno serio per il cittadino che vuole far valere i propri diritti».
Secondo Nora Capece (mediatore e docente di Medì Odcec Napoli): «Il ruolo del commercialista nell’ambito ADR è fondamentale sia per formazione che per competenze tecniche. Con la riforma c’è stato il potenziamento degli strumenti di mediazione, come ad esempio nel formulare la proposta, e in questo contesto il professionista interviene come facilitatore oltre che come tecnico ricoprendo un ruolo decisivo».
All’incontro sono intervenuti anche Marilena Rizzo (presidente del Tribunale Firenze), Giovanna Greco (consigliere segretario Cndcec, delegata ADR), Marco Marinaro (docente Giustizia sostenibile e ADR presso la LUISS), Caterina Festa (commercialista accreditata presso il Ministero della Giustizia) e Alfredo Serra (avvocato esperto in mediazione).