Piano Sociale A1, la Cisl chiede risposte per i lavoratori

Di seguito vi proponiamo la lettera aperta a firma del coordinatore Cisl per la zona Ariano Irpino-Valle Ufita, Tullio De Padua, indirizzata a Giuseppe Pippo e Vincenzo Pratola, rispettivamente direttore pro-tempore e presidente del Cda del Piano Sociale Ambito A/1:
“La scrivente Organizzazione Sindacale,
premesso
che, ai sensi delle leggi e norme vigenti, le OO. SS. hanno diritto, che a nessuno è consentito disattendere, ad una costante e preventiva informazione sugli atti e sui provvedimenti relativi al personale, all’organizzazione del lavoro, ecc..,
chiede
-il rilascio, con cortese urgenza, di tutti gli atti adottati dalla S.V. in qualità di Direttore pro-tempore relativi al personale, all’organizzazione del lavoro ecc. ecc..
-di sapere se dal 1° ottobre 2011 ad oggi si è proceduto ad affidare a cooperative e/o aziende servizi o incarichi qualsiasi. Nell’ipotesi di affidamenti si chiede copia dei pareri tecnici e contabili.
-di conoscere le cause che impediscono il pagamento degli stipendi agli operatori, anche in considerazione della circostanza che la Regione Campania ha erogato oltre 600mila euro a favore di codesto Piano Sociale.
-di conoscere quanto si sta facendo e disponendo in vista della scadenza del 31 dicembre 2011: in quella data, si ricorda, gli operatori del Piano di Zona sociale ambito A 1 si ritroveranno col contratto scaduto e, probabilmente, senza possibilità di proroga.
La scrivente O. S. rammenta che tutte le Organizzazioni Sindacali hanno suggerito ripetutamente e da tempo l’iter per la stabilizzazione del personale. Sorge la domanda: esiste la volontà politica di perseguire la stabilizzazione? Se c’è è ora che si manifesti concretamente, poiché i tempi stringono.
Tali richieste vengono inoltrate ai sensi della Legge 241/90 e successive modificazioni ed integrazioni. A tal riguardo, si fa sin d’ora presente che, in caso di diniego o inidoneo e/o ritardato riscontro, la scrivente Organizzazione si rivolgerà all’autorità Giudiziaria, per tutelare i propri diritti”.

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