PPI, La pressione fiscale è salita al 45,8%

PPI, La pressione fiscale è salita al 45,8%
La pressione fiscale è salita al 45,8%, le entrare dello Stato sono diminuite del 2,4%, l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche è salito al 6,3%. A questo quadro preoccupante, deve aggiungersi il pesante aumento della disoccupazione e della cassa integrazione. In questa situazion…

PPI, La pressione fiscale è salita al 45,8%

La pressione fiscale è salita al 45,8%, le entrare dello Stato sono diminuite del 2,4%, l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche è salito al 6,3%. A questo quadro preoccupante, deve aggiungersi il pesante aumento della disoccupazione e della cassa integrazione. In questa situazione la “ripresa” diventa difficilissima ed a poco serve l’ottimismo del Presidente del Consiglio. Così ha commentato la situazione economica del Paese, il Segretario Provinciale dei Pensionati per l’Irpinia, Antonio de Lieto. Non è credibile – ha proseguito DE LIETO – con tasse così elevate e con un quadro della situazione economica del Paese, preoccupante, pensare seriamente all’imminenza della fine della crisi economica. Le nostre aziende, appesantite dalle tasse, non possono tenere il passo con la spietata concorrenza di aziende di altri Stati, dove, in moltissimo casi, la pressione fiscale, come in Austria o Slovenia , è circa la metà di quella Italiana. E’ indispensabile – ha concluso il leader del Partito Pensionati per l’Italia – abbassare le tasse non solo per le aziende, ma anche per pensionati e lavoratori, per rendere competitiva la nostra produzione industriale, artigianale e agricola, ma anche per rivitalizzare i consumi e con essi, la ripresa economica.

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