Rapporto Irpinia, Vassiliadis: famiglie in gravi difficoltà

“I dati presentati stamane presso la Camera di Commercio inerente il Rapporto Irpinia confermano le preoccupazioni che in più occasioni l’Ugl ha denunciato: incremento del tasso di disoccupazione, aumento del lavoro nero, giovani laureati costretti ad abbandonare il proprio paese d’origine in cerca di lavoro, piccoli centri della nostra provincia che si spopolano con un aumento dell’invecchiamento della popolazione e il tasso di natalità che ormai diminuisce sempre di più”. – Scrive attraverso una nota stampa il Segretario dell’Ugl-Utl di Avellino Costantino Vassiliadis che stamane ha preso parte al presentazione del Rapporto presso la Camera di Commercio. “Tutto questo quale conseguenze dell’assenza di opportunità di sviluppo e quindi di lavoro nella nostra provincia. Per non parlare di aziende, fino a qualche anno fa volano principale dell’economia irpina, che hanno chiuso oppure sono in regime di cassa integrazione. Dati insomma che non destano meraviglia, anzi proprio sulla scorta del quadro economico irpino abbiamo messo in piedi il Patto per lo Sviluppo in Irpinia che doveva rappresentare non solo uno strumento di sinergia e collaborazione tra parti sociali, datoriali ed istituzioni ma quale punto di partenza per rilanciare la vertenza Irpinia fissando gli obiettivi principali per risollevare le sorti del nostro paese dalla crisi economica. Purtroppo ad oggi tutto è fermo sulla carta. – Prosegue il Segretario dell’Ugl-Utl di Avellino Costantino Vassiliadis – Intanto le ripercussioni della crisi economica oggi più che mai sono sotto gli occhi di tutti. Le famiglie sono in gravi difficoltà tant’è che non riescono neppure ad arrivare con lo stipendio alla seconda settimana: basti pensare che il Pil pro-capite in Irpinia è pari a circa 17mila euro contro i 25mila euro circa di media nazionale. Un’altra batosta è il tasso d’inflazione medio annuo che in Irpinia è pari al 2,4% superiore, dunque, sia alla variazione regionale (2%) che nazionale (1,5%) anche per effetto degli aumenti dei costi per l’energia elettrica, acqua e gas per non parlare dell’aumento dei costi per il trasporto. Fortunatamente registriamo una nota positiva: la crescita del settore agroalimentare grazie ai prodotti tipici della nostra terra – filiera del vino, dell’olio e di altri prodotti alimentari molto apprezzati all’estero – che oggi, insieme al rilancio del patrimonio turistico e paesaggistico dell’Irpinia può davvero essere la nuova strada da percorrere per la nuova economia irpina, quale volano di sviluppo ed occupazione, ovviamente senza tralasciare le attività industriali presenti sul territorio dall’automotive, all’aerospaziale, alle energie alternative e fonti rinnovabili”.

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