Real Beef, c’è la svolta: arriva il dissequestro
Nella tarda mattina di oggi è stato disposto dal Procuratore di Ariano Irpino l’ordinanza di dissequestro momentaneo (per giorni trenta) dello stabilimento della Azienda Realbeef di Flumeri. Gli esiti delle indagini ambientali hanno dato riscontri positivi: non si tratta di inquinamento ambientale, ma solo di odori sgradevoli. Il dissequestro servirà all’Azienda per intervenire sull’impianto al fine di ridurre l’emissioni dei cattivi odori. “Sono contento che l’intera vicenda si avvii verso un esisto positivo”, ha dichiarato Raffaele Tangredi, Segretario FAI. Nei prossimi giorni, eseguiti i lavori indicati nella prescrizione, l’Azienda potrà richiedere il dissequestro definitivo e riprendere l’attività. I 101 lavoratori che hanno visto in pericolo il loro posto di lavoro possono dare un sospiro di sollievo e sperare che l’Assessorato Regionale del Lavoro convochi, in tempi brevi, le parti per attivare la procedura di Cassa Integrazione o altro ammortizzatore, per garantire agli operai ed impiegati un salario per il periodo di sospensione. La vicenda va verso una conclusione positiva grazie all’impegno del sindacato e alla sensibilità dimostrata da tutte le istituzioni coinvolte.
Il provvedimento della Procura della Repubblica di Ariano, emesso in data odierna e finalizzato a consentire al legale rappresentante la realizzazione degli interventi tecnici necessari per riprendere l’attività senza violare le normative in materia di emissioni in atmosfera, è stato notificato nel primo pomeriggio dai Carabinieri della Stazione di Flumeri guidati dal Maresciallo Capo Domenico Fischietto. La Procura arianese ha disposto inoltre che le attività dovranno avvenire sotto il concreto, diretto e costante controllo dei Carabinieri e senza che sia in alcun modo consentita l’attivazione produttiva degli impianti. Per trenta giorni a partire da oggi, quindi, lo stabilimento non avrà i sigilli apposti dai militari dell’Arma dei Carabinieri in data 20 marzo.
