Rotondi: Governo al fianco dell’industria conciaria

Rotondi: Governo al fianco dell’industria conciaria
Faccia a faccia fra il mondo della concia ed il Ministro Gianfranco Rotondi. L’occasione è stata offerta dal direttivo nazionale Unic. Rotondi ha ribadito l’impegno del governo per le piccole e medie imprese ha assicurato la massima attenzione da parte dei suoi uffici sulle rivendicazioni della cate…

Rotondi: Governo al fianco dell’industria conciaria

Faccia a faccia fra il mondo della concia ed il Ministro Gianfranco Rotondi. L’occasione è stata offerta dal direttivo nazionale Unic. Rotondi ha ribadito l’impegno del governo per le piccole e medie imprese ha assicurato la massima attenzione da parte dei suoi uffici sulle rivendicazioni della categoria, avanzate nei precedenti incontri, già oggetto di un’attività di coordinamento tra i vari dicasteri. Il Consiglio odierno, cui era presente Michele De Maio, ha esaminato la situazione di mercato ed ha analizzato i seguenti temi: difesa del grezzo europeo. L’aggressività attuale dei concorrenti (cinesi, indiani) nell’accaparramento del grezzo continentale, fondamentale nella resa qualitativa finale, ci ha costretto a riprendere le nostre frequenti, ricorrenti azioni verso le autorità comunitarie e nazionali per frenare le pratiche scorrette e per reclamare nuovamente la reciprocità. Un rafforzamento della pressione potrebbe derivare dall’adozione di misure tecniche che ostacolino il trasporto del materiale in aree lontane dal continente. Origine italiana del finito. La norma Uni, promossa da Unic, prevede che una pelle finita possa essere definita italiana se il processo qui avvenuto è iniziato perlomeno dalla riconcia. L’impostazione va confermata per la difesa normativa a Bruxelles della nostra origine e la rivendicazione che ogni bene di consumo in pelle indichi in modo trasparente la provenienza del materiale. Reverse charge e ispezioni fiscali Le frodi “carosello” sull’iva alterano la concorrenza e hanno sottoposto alcune concerie ad accuse di complicità. I verificatori aggravano la situazione pretendendo la prova dalla conceria contro logica ed equità. Esigono l’indicazione del prezzo normale del grezzo acquistato, pur essendo indefinibile nella realtà commerciale. La soluzione sembra essere la deroga alla norma che definisce i soggetti passivi dell’imposta e al criterio iva di riscossione ad ogni passaggio. Il meccanismo, già applicato altrove (edilizia, componentistica informatica, telefonini), vedrebbe la conceria divenire soggetto passivo al posto dell’interponente (l’intermediario), così divenendo essa stessa garante del versamento.

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