Sindaci Valle Ufita: ministro Romani convochi nuovo vertice

“I Sindaci e gli amministratori della Valle dell’ Ufita sono fortemente preoccupati per la drammatica situazione in cui versano la Irisbus e le aziende dell’ indotto. Dopo due mesi di lotte sindacali e di iniziative di vario tipo nessuna delle parti che dovevano concorrere ad affrontare e a risolvere il problema – in primis il Governo e la Fiat – ha posto in essere iniziative chiare e propositive per giungere ad un’ intesa”. E’ quanto si legge in una a firma di Giovanni Ianniciello, sindaco di Grottaminarda, Luigi Famiglietti, sindaco di Frigento, Antonio Giacobbe , sindaco di Flumeri, Enzo Pratola, vice sindaco di Ariano Irpino. “Pur riconoscendo alle organizzazioni sindacali il ruolo di soggetto che ha condotto e deve condurre il confronto con la Fiat – aggiungono – riteniamo indispensabile che il Ministro Romani riconvochi ad horas tutte le parti al fine di riprendere le trattative e trovare idonee soluzioni che salvaguardino la struttura aziendale con la permanenza della Fiat salvaguardino i livelli occupazionali dell’Irisbus e dell’indotto Il Governo non può limitarsi a svolgere meramente il ruolo notarile di certificazione delle posizioni delle parti e non può assistere passivamente all’uscita di scena della Fiat. Al contrario, da un lato deve convincere Fiat a rimanere sul territorio e dall’altro impegnare le risorse economiche necessarie per finanziare il rinnovo del parco mezzi del trasporto pubblico locale. Anche la Regione Campania non può tirarsi fuori dalla vicenda. D’altro canto, come per altro ha già fatto in passato la Regione Piemonte, potrebbe adottare provvedimenti idonei per individuare risorse necessarie per l’acquisto di nuovi autobus, attraverso una precisa delibera assembleare e non affidandosi all’iniziativa del solo assessore Vetrella. I sindaci e gli amministratori del territorio, come hanno fatto sin dal primo momento, sosterranno tutte le iniziative che concorreranno alla soluzione positiva della vertenza partecipando a supporto e nell’interesse esclusivo dei lavoratori negli ulteriori e necessari incontri istituzionali che saranno convocati”.

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