Uil, De Feo:lo Stato deve rispettare accordi con i sindacati

Uil, De Feo:lo Stato deve rispettare accordi con i sindacati
“Il Governo deve mantenere i patti”. Questo il messaggio lanciato dal segretario nazionale della Uil Luigi Angeletti e ripreso dalla segreteria provinciale di Avellino. In vista dell’incontro del prossimo lunedì tra il Governo e le parti sociali, l’attenzione resta puntata sul rinnovo dei contratti…

Uil, De Feo:lo Stato deve rispettare accordi con i sindacati

“Il Governo deve mantenere i patti”. Questo il messaggio lanciato dal segretario nazionale della Uil Luigi Angeletti e ripreso dalla segreteria provinciale di Avellino. In vista dell’incontro del prossimo lunedì tra il Governo e le parti sociali, l’attenzione resta puntata sul rinnovo dei contratti secondo le nuove regole dell’accordo interconfederale e sull’imposizione fiscale sui redditi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. L’augurio del sindacato, dopo l’ottimo risultato raggiunto con il rinnovo del contratto degli ALIMENTARISTI, è che a breve si chiudano per quanto riguarda il settore privato il contratto dei metalmeccanici e la piattaforma per il rinnovo del contratto dell’EDILIZIA, nel pubblico invece occhi puntati su scuola e statali. «Lo Stato – ha dichiarato il segretario provinciale della Uil, Franco De Feo – è il datore di lavoro dei dipendenti pubblici, quindi deve fare i contratti rispettando l’accordo fatto con i Sindacati. Il rinnovo dei contratti nel privato, ma soprattutto nel pubblico è un atto dovuto ai lavoratori. E’ tempo che questo Governo dia una dimostrazione di impegno reale, dando anche rassicurazioni sulle future possibilità di sviluppo e crescita del nostro paese. Da questa crisi si può uscire, ma dobbiamo cominciare a guardare al futuro, con l’attenzione non solo rivolta ai danni e alle conseguenze della crisi, ma anche e soprattutto agli investimenti per dotare il nostro Paese delle necessarie infrastrutture per lo sviluppo. La Uil sarà sentinella di questo Governo, che continua a sfuggire agli impegni presi».

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