Vertenza Cdi: l’Ugl è al fianco dei 240 lavoratori

Vertenza Cdi: l’Ugl è al fianco dei 240 lavoratori

Stamane presso l’Assessorato Provinciale al Lavoro è approdata su richiesta del Sindaco di Calitri Giuseppe Di Milia dopo l’appello di Cgil – Cisl – Uil ed Ugl la vertenza Cdi di Calitri. “Un incontro importante perché alla presenza dei lavoratori, del Presidente della Provincia Sibilia, dell’assessore Solimine, del Sindaco di Calitri Di Milia e dei primi cittadini di Cairano, Monteverde, Aquilonia e Sant’Andrea di Conza – scrive il segretario dell’Ugl-Utl di Avellino Costantino Vassiliadis – siamo riusciti ad esaminare in modo concreto la vertenza. Una vertenza che ormai dura da mesi e che vede i 240 lavoratori senza stipendio da sei mesi circa. La rabbia e la disperazione è stata condivisa dagli esponenti di Palazzo Caracciolo che si sono impegnati personalmente a portare la vertenza sul tavolo ministeriale: un incontro importante, quello di venerdì, perché attraverso l’assessore provinciale Solimine sarà indicata la strada da intraprendere per ottenere la Cassa Integrazione per le maestranze ad oggi negata che, tengo a sottolineare, non sarà risolutiva. Occorre capire quale sarà il futuro della Cdi visto che la proprietà, nella persona del presidente di Confindustria Napoli Lettieri in pompa magna da alcuni mesi ha presentato un piano di riconversione dell’azienda ma a tutt’oggi nulla di chiaro e di concreto è stato fatto. I lestofanti devono andare via dalla nostra terra perché è assurdo che prima la sfruttano per fare il loro business e poi vanno via lasciando in grandi difficoltà i lavoratori. L’Ugl è al fianco dei 240 lavoratori della Cdi e ringrazia – prosegue Vassiliadis – l’operatività del Presidente Sibilia e dell’assessore Solimine che non hanno perso tempo attivandosi tempestivamente presso il Ministero ancor prima dell’incontro di stamane. Il nostro auspicio è che già venerdì dal Ministero possano giungere notizie positive in modo tale da scongiurare la messa in mobilità tanto paventata oggi alla luce del diniego degli ammortizzatori sociali. L’attenzione comunque resta alta a sostegno delle maestranze”.

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