Altavilla Irpina, la pioggia non ferma il Presepe vivente |
Altavilla Irpina, la pioggia non ferma il Presepe vivente
Per il secondo anno consecutivo, il Presepe vivente, organizzato dalla Parrocchia Santa Maria Assunta con la collaborazione della Pro Loco Altavillese e del Forum dei giovani e patrocinata dall’Amministrazione Comunale. Il 26 e 27 dicembre, nonostante la pioggia è andato in scena per le vie del Centro Storico il presepe vivente, nel duplice intento di rendere un devoto omaggio alla Natività di Cristo e di valorizzare, quanto più possibile, il caratteristico borgo. E’ stato un Presepe vivente di tutto rispetto e le stradine del Centro storico hanno fatto riscoprire antichi percorsi della tradizione e della memoria, in una rappresentazione che è stata al tempo stesso, Celebrazione religiosa e immersione nel passato, stimolo alla Fede e riscoperta delle proprie radici; varie scene hanno caratterizzato il percorso: L’Annunciazione, la casa di Santa Elisabetta, il palazzo di re Erode, il mercato, le nozze ebraiche, l’ovile con pastori ed animali dal vivo, il censimento, la Natività e tante altre , il tutto grazie all’opera volontaria di molte persone e siccome la rappresentazione ha richiesto una serie abbastanza numerosa di costumi d’epoca dell’anno zero e di scenografie elaborate e complesse si è resa necessaria una sottoscrizione a premi con relativa vendita di biglietti, che ogni volontario, chi più chi meno, sta conducendo da qualche tempo con discreto successo, ma la cosa che più ha toccato nel cuore è stato vedere tanta gente muoversi nel centro storico, di sera (spesso anche di notte), provando e sistemando le scene del presepe, nella consapevolezza di non essere autentici attori o veri scenografi, ma comunque appassionati ad una vicenda, quella della Nascita di GESU’ di NAZARETH, che tanta eco ha avuto e continua ad avere nella storia dell’umanità. La manifestazione, che ha riscosso grande successo, richiamando tantissima gente, verrà replicata il 5 e 6 gennaio e l’ultimo giorno sarà caratterizzato dall’arrivo dei Re magi, i quali pian piano giungeranno alla capanna della sacra famiglia per omaggiare Gesù, il figlio di Dio fatto carne.