Alla fine hanno avuto ragione loro: i rappresentanti di Ariano in Movimento avevano iniziato la loro lotta quattro anni fa, segnalando un grave errore presente nella delibera 14/201, chiedendo al Comune di Ariano Irpino chiarimenti in merito all’aumento del costo del sevizio rifiuti nell’anno 2013. E ancora, esposti e interrogazioni furono presentate al Commissario straordinario, al Prefetto e al Difensore Civico Regione Campania.
Ponendosi dalla parte dei cittadini, i rappresentanti di Ariano in Movimento distribuirono alla cittadinanza un modello da compilare per chiedere all’Amministrazione la restituzione delle somme non dovute e uno sconto in bolletta del 60% dell’importo versato da quei cittadini le cui abitazioni distavano dai cassonetti più di 400 metri.
In un documento diffuso dal movimento arianese si legge: “Questa sentenza conferma quanto le nostre affermazioni e quelle dell’opposizione tutta fossero fondate. Noi invieremo all’Amministrazione nuovamente il modello/istanza di risarcimento presentato per la prima volta nel 2013 a nome di tutti i cittadini e invitiamo tutti i cittadini a fare lo stesso affinché il Comune guidato da Gambacorta si ravveda e procedi ad annullare la delibera e a rimborsare tutti i cittadini che al 1 Gennaio 2013 risiedevano in un’abitazione che dista dai cassonetti più di 400 metri. È utile mandare questa istanza che ha il costo solo della raccomandata perché dopo la sentenza del Tar che da ragione ad un cittadino il Comune è tenuto a garantire giustizia anche a tutti gli altri cittadini senza costringerli a rivolgersi agli avvocati e senza spingere in Tribunale lo stesso Comune così da aggiungere al danno la beffa”.