|
Atripalda, mercato: torna il sereno |
Atripalda, mercato: torna il sereno
Si è svolto questa mattina il mercato settimanale degli alimentaristi in Parco delle Acacie di via Ferrovia. Dopo le polemiche delle scorse settimane e lo sciopero dei venditori con annesso corteo per le strade cittadine, alcuni venditori hanno deciso di aprire i propri camion nell’aria fieristica di via Ferrovia. In realtà, mercoledì pomeriggio, c’era stata una riunione tra l’assessore delegato al commercio Elio Di Pietro e i venditori ambulanti, accompagnati dal rappresentante sindacale RIno Bilotto, per la scelta del posto. In quella sede, i venditori ambulanti hanno chiesto una diversa disposizione all’interno del parco delle Acacie e l’assessore Di Pietro ha dato disposizione all’Ufficio tecnico di modificare il dispositivo che era stato preparato. Questa mattina, però, alcuni commercianti hanno raggiunto Parco delle Acacie per effettuare alcune manovre con i propri camion, aprendo anche alla vendita dei prodotti ortofrutticoli. I pareri dei cittadini, intanto, sono contrastanti tra chi è favorevole alla nuova sistemazione e chi, invece, vorrebbe un accorpamento immediato del mercato. E, proprio in tal senso, è arrivata la richiesta di Confcommercio di essere ricevuta dalla Commissione consiliare che ha il compito di decidere la destinazione futura del mercato, per discutere di un accorpamento del mercato in via Ferrovia, contrada San Lorenzo. Lunedì, intanto, ci sarà un nuovo incontro con i venditori ambulanti per l’assegnazione del posteggio, mentre, in serata, si riunirà la Commissione consiliare. «Dopo polemiche e tensioni inutili, i venditori ambulanti e le loro rappresentanze sindacali hanno finalmente capito che l’unica sistemazione possibile per il mercato è Parco delle Acacie, perché possiede tutti i requisiti igienico – sanitari che la legge impone – ha spiegato Di Pietro – ringrazio anche una parte dell’opposizione che ha collaborato mercoledì e giovedì all’opera di sensibilizzazione e organizzazione della fiera settimanale».
