Atripalda – Prezioso PDL, è necessario fare chiarezza

Atripalda – Prezioso PDL, è necessario fare chiarezza
Per non ben precisate ragioni, qualcuno ad Atripalda vuole agitare le acque tra coloro si riconoscono nel PDL, improvvisandosi come dei Masaniello dei giorni nostri. È necessario fare chiarezza: il PDL fin dalla sua nascita lo scorso marzo, in sede di Congresso fondativo, ha stabilito le regole per …

Atripalda – Prezioso PDL, è necessario fare chiarezza

Per non ben precisate ragioni, qualcuno ad Atripalda vuole agitare le acque tra coloro si riconoscono nel PDL, improvvisandosi come dei Masaniello dei giorni nostri. È necessario fare chiarezza: il PDL fin dalla sua nascita lo scorso marzo, in sede di Congresso fondativo, ha stabilito le regole per l’organizzazione del partito sul territorio, che nella prima fase, fase in cui non esiste un tesseramento, andrà avanti per indicazione dei vertici nazionali, regionali e provinciali a cascata. Quindi anche per Atripalda, come per ogni comune in cui esiste un circolo PDL il coordinatore cittadino in questa prima fase sarà una sorta di commissario, indicato di comune accordo dal coordinatore provinciale On. Giulia Cosenza ed il vice-coordinatore provinciale Gino Cusano. La scelta che si sta operando, ovviamente, ha come riferimento quelli che erano i vecchi dirigenti ed iscritti di FI e di AN, nel rispetto dei rapporti percentuali stabiliti in un vecchio accordo tra Berlusconi e Fini. Ebbene per quanto mi riguarda, tale modo di procedere mi sembra il più ovvio e soprattutto avendo io piena fiducia dei miei vertici provinciali, quello che garantisce tutti quanti si riconoscono nel progetto PDL. Poi quando c’è una condivisione dei principi di un partito, qualunque sia il designato per Atripalda sono certo (e devono esserlo tutti), che esso lavorerà nell’interesse del partito e nella volontà di far crescere e riempire di contenuti il progetto PDL di Atripalda. Chi immagina di fare diversamente, anche minacciando di abbandonare, e volendo forzare la mano dei vertici provinciali, deve capire che allora non sta aderendo al PDL ed anzi dimostra una predisposizione a non accettare quella che è la disciplina di partito, disciplina che è alla base del buon funzionamento di ogni tipo di associane di persone. Per tanto, attendiamo con fiducia l’indicazione del coordinatore cittadino di Atripalda ed invito tutti ad una dimostrazione di maturità politica ed a riflettere che invitare “alla rivoluzione” potrebbe rappresentare un precedente pericoloso per il buon funzionamento degli organi di partito. Un partito è forte e coeso solo se comprende che indifferentemente da chi lo guida, quel che conta è la proposta politica di esso e ancora di più, che esso persegua gli interessi della comunità in cui opera e dei cittadini tutti, destinatari ultimi dell’azione dei partiti politici.

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