Atripalda,con la “piazza del sole” Alvanite diventa sostenibile

Atripalda,con la “piazza del sole” Alvanite diventa sostenibile
Tutto ruota attorno alla necessità di rianimare un quartiere troppo spesso “isolato” dalla vita sociale quotidiana di Atripalda: è questo il filo conduttore che ha guidato i progettisti dell’intervento di rigenerazione urbana “Alvanite, quartiere laboratorio”. «Lo scopo principale del progetto è que…

Atripalda,con la “piazza del sole” Alvanite diventa sostenibile

Tutto ruota attorno alla necessità di rianimare un quartiere troppo spesso “isolato” dalla vita sociale quotidiana di Atripalda: è questo il filo conduttore che ha guidato i progettisti dell’intervento di rigenerazione urbana “Alvanite, quartiere laboratorio”. «Lo scopo principale del progetto è quello di riqualificare una pluralità di spazi in cui promuovere nuovamente lo scambio sociale e culturale capaci di favorire il benessere comunitario e contribuire alla coesione sociale del quartiere – spiega l’architetto Pina Cerchia, coordinatrice del gruppo di lavoro costituito dagli architetti Michelangelo Sullo e Nello Conte – in questo senso voglio ringraziare i cittadini e il comitato di quartiere per la partecipazione e per i suggerimenti fondamentali per realizzare una progettazione realmente partecipata». Tre i punti cruciali individuati: la piazza principale antistante la chiesa di San Pio, l’area del mercatino e il centro sportivo. Questi luoghi dovranno diventare origine e destinazione dell’Arcipelago che, nelle intenzioni dei progettisti, rappresenta un insieme di isole, ovvero gli spazi pubblici rigenerati, collegate da percorsi sicuri. «L’Amministrazione comunale ha partecipato a questo bando regionale che ci ha consentito la progettazione della riqualificazione degli spazi esterni di Alvanite in un’ottica di partecipazione e collaborazione con i cittadini – spiega il consigliere delegato Nancy Palladino – in questo modo speriamo di rendere maggiormente fruibili gli spazi di socializzazione a disposizione dei residenti. Ma questo studio di fattibilità non è che il primo passo verso la riqualificazione totale di tutta l’area, comprensiva della ristrutturazione edilizia. Voglio sottolineare che questo studio può essere definito come il “progetto della gente” e non degli architetti che, mettendo a disposizione competenze e profili di altissimo livello, non hanno fatto altro che accogliere i suggerimenti che sono giunti dai residenti nel corso dei workshop che sono stati organizzati ad Alvanite». Tre i punti cruciali segnalati dai residenti: la necessità di ristrutturare gli appartamenti, la scarsa illuminazione e la mancanza di spazi di socializzazione. Nasce così l’idea, ad esempio, di demolire e ricostruire il blocco garages vicino all’area del mercatino, realizzando un nuovo blocco su due livelli, uno da destinare a garages e l’altro a botteghe ed a centro per minori, la “città dei bambini”, con laboratori formativi e ludoteca. Sul solaio del primo piano poggia una piastra su cui poggia la piazza, definita “piazza del sole” che utilizza sistemi innovativi che sfruttano l’energia solare con la tecnologia del “solar tree” che farà di Alvanite un quartiere sostenibile e che si autosostiene dal punto di vista energetico. E, infine, sono previste anche tantissime strutture moderne e innovative, come gli orti urbani, i parcheggi verdi, i percorsi pedonali protetti che renderanno protagonisti i residenti.

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