Avella, Candela: “Azzeriamo tutto, no personalismi” |
Avella, Candela: “Azzeriamo tutto, no personalismi”
Il vice segretario provinciale nonche’ segretario cittadino di Avella della Democrazia Cristiana di Pizza, Pasquale Candela esprime forte dissenso su quanto si sta leggendo negli ultimi giorni sulle varie testate: “Si sta perdendo di vista il vero scopo della politica, si pensa solo esclusivamente a personalismi, si assiste a scontri continui interni ai partiti e il cittadino non ne puo’ piu’,bisogna effettivamente azzerare il tutto e ricominciare,mettere il cittadino in condizione di essere parte integrante della politica,deve essere protagonista in questo momento.Bisogna pensare a rivalorizzare la nostra amata terra(la Campania e l’irpinia in particolare),il territorio della nostra provincia ha urgente bisogno di una politica ambientale, tra i problemi che ci affligono come i rifiuti, cementificazione abusiva etc…., questa politica ambientale dovra’ fare in modo che il nostro mandamento potra’ essere una risorsa per tutti e non un semplice luogo dove nascondere malefatte politiche piccole e grandi, bisogna dare una svolta a questo mandamento ormai abbandonato a se stesso, propio in questi giorni ho appurato delle difficolta’ della gente di come i rifiuti organici non vengono raccolti nel comune di Avella, e faccio un appello all’amministrazione comunale di provvedere quanto prima visto che ormai oggi di virus in giro ce ne sono tanti non facciamo in modo di averne altri. Il mandamento del baianese con le sue potenzialita’ e le sue ricchezze potrebbe essere tra le zone protagoniste di uno sviluppo economico e produttivo in vari settori. Noi della Dc dopo la tornata elettorale provinciale, siamo a lavoro per affrontare questi e tanti altri problemi, e ci stiamo anche preparando per la prossima tornata regionale, e faccio un appello anche ai giovani “ormai illusi dalle vecchie volpi” avvicinatevi alla politica, essa in generale ha bisogno di nuove persone che abbiano tanta voglia di fare e realizzare, mio m algrado questi giovani oggi sono costretti ad emigrare al nord per un po’ di lavoro, ma la mia domanda e’ “Con questa crisi che c’e’ dove arriveremo”