Grottaminarda, nuove regole nelle scuole contro l’influenza

Grottaminarda, nuove regole nelle scuole contro l’influenza
Per affrontare l’influenza A-H1N1 anche Grottaminarda si prepara. Nella scuola elementare è stato diffuso fra i genitori e il personale scolastico un documento informativo contenente le norme da applicare. In particolare viene consigliato ai bambini di contare fino a 20 mentre si lavano le mani; evi…

Grottaminarda, nuove regole nelle scuole contro l’influenza

Per affrontare l’influenza A-H1N1 anche Grottaminarda si prepara. Nella scuola elementare è stato diffuso fra i genitori e il personale scolastico un documento informativo contenente le norme da applicare. In particolare viene consigliato ai bambini di contare fino a 20 mentre si lavano le mani; evitare il contatto con le persone malate; evitare il più possibile folle e raduni di massa; proibire a scuola feste di compleanno; mantenere pulite e disinfettate le superfici; mandare al bagno alunni per piccoli gruppi e far scaricare l’acqua nel water; usare disinfettante idoneo nelle vaschette dei bagni; porre il distributore di sapone liquido e i rotoloni di carta in tutti i bagni, sollecitando i bambini ad utilizzarli; è fondamentale coprire tosse e starnuti con un fazzoletto di carta, che deve essere gettato subito; se non si hanno salviette è meglio usare l’incavo del gomito e poi lavarsi; essere molto diligenti nel proibire gli sputi, spetto utilizzati dai bambini come gioco; porre molta attenzione alla mensa scolastica e durante la merenda, affinchè non avvenga scambio di cibo ed utilizzo delle stesse posate; il personale, ove richiesto, deve sempre adoperare guanti a perdere; sarebbe opportuno utilizzare e far utilizzare salviette disinfettate; evitare assembramenti all’entrata e all’uscita della scuola; evitare effusioni di qualunque genere, anche un semplice saluto in occasione di ricorrenza. Nel documento vengono spiegati i sintomi dell’influenza: vomito, febbre, forti dolori gastrointestinali, con problemi anche al tratto respiratorio. Anche gli altri istituti scolastici non sottovalutano il problema.

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