Mercogliano, polemiche per indennità dipendenti

Mercogliano, polemiche per indennità dipendenti
Straordinari per i dipendenti comunali, ecco una nota del consigliere comunale di Mercogliano Nicola Sampietro:
“La recente chiusura dell’accordo contrattuale sta provocando non pochi dissapori tra i dipendenti comunali di Mercogliano. Il contenuto di tale contrattazione, relativa al quadrienni…

Mercogliano, polemiche per indennità dipendenti

Straordinari per i dipendenti comunali, ecco una nota del consigliere comunale di Mercogliano Nicola Sampietro:
“La recente chiusura dell’accordo contrattuale sta provocando non pochi dissapori tra i dipendenti comunali di Mercogliano. Il contenuto di tale contrattazione, relativa al quadriennio 2006 – 2009, è stato ratificato dalla Rappresentanza di parte Pubblica della Commissione Trattante, dalla Rappresentativa Aziendale (RSU) e dalle Organizzazioni Sindacali Provinciali. Nell’ultimo decennio è oramai cattiva consuetudine che la Giunta Municipale posticipi alla fine dell’anno l’approvazione dei propositi e dei parametri che andrebbero stabiliti – con chiarezza e trasparenza – all’inizio dell’anno. La contrattazione di quest’anno presenta però degli elementi “innovativi” oltre che ingiusti, incompatibili con i principi ed i propositi legislativi emanati dal Ministro della Funzione Pubblica, BRUNETTA. Come noto la polita del nuovo Ministro tende a premiare e remunerare – all’interno della pubblica Amministrazione – i principi e le persone che perseguono e raggiungono obiettivi di qualità, professionalità e produttività trasparente retribuendo essenzialmente il merito ed il lavoro dei singoli impiegati. Contrariamente a tale logica, i dipendenti del Comune hanno appreso che la Commissione Trattante su iniziativa della Parte Pubblica costituita anche – impropriamente – da alcuni Dirigenti e coadiuvata dalla rappresentanza della CGIL ha, con una votazione a maggioranza, deciso di fissare un tetto per gli introiti “cumulativi” liquidati ai dipendenti per le prestazioni straordinarie, professionali e di responsabilità finanziate con fondi non comunali. In pratica chi lavora di più ottemperando a precise disposizioni o assumendo specifiche responsabilità su procedimenti tecnico – amministrativi, deve dividere con tutti gli altri dipendenti (anche quelli che di fatto non hanno alcun ruolo o responsabilità nello specifico impegno) il compenso, appena si supera la soglia stabilita di 1.300 euro annui. E’ evidente che di fronte a questa anacronistica “distribuzione a pioggia, compensativa ed ipocritamente solidale” vi è il risentimento e la rimostranza di chi è stato già chiamato a svolgere straordinari elettorali, incarichi di RUP, prestazioni professionali relative alla realizzazione di opere pubbliche (tutto da ricondurre a fondi non comunali) e si vede decurtato – a fine anno – un legittimo quanto già limitato compenso previsto dalle Norme vigenti e solo in parte ristoratore del lavoro svolto e delle responsabilità assunte. La decisione – che va sicuramente rivista – appare quindi come un paradossale invito per i dipendenti del Comune a centellinare il proprio impegno con la conseguente necessità di individuare all’esterno dell’Amministrazione le opportune figure professionali con le inevitabili conseguenze per le già disastrate casse comunali. Vuoi vedere che chi ha preso tale decisione ha letto ROBIN HOOD all’incontrario ?”

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