“Il comune di Solofra nell’ottobre del 2016 ha istituito il registro delle aree percorse dal fuoco. Un adempimento che il circolo cittadino di Legambiente aveva sollecitato già due anni prima”. Inizia così la nota di Antonio Giannattasio dell’associazione SolofraViva.
“La Legge Regionale, ricorda, chiede ai comuni di provvedere ad individuare ed accertare, tramite apposito registro, le aree pubbliche e private interessate dall’abbandono e rogo di rifiuti nell’ultimo quinquennio. Il registro è aggiornato con cadenza semestrale. Inoltre in caso di mancata istituzione e aggiornamento del registro, previa formale diffida ad adempiere da parte della Regione e fermo restando le responsabilità previste dalla legislazione vigente, provvede il Sindaco, responsabile in qualità di autorità sanitaria locale’ ”.
“Quindi lo strumento c’è! Ma chissà se un sito, come l’ultimo in ordine di cronaca e già noto per le segnalazioni di cittadini e associazioni, in località Castelluccia-Madonnella, incendiato e ‘riattivato’ allo sversamento, avrà i requisiti per entrare a far parte di questo registro? Il registro c’è? E’ stato o verrà pubblicato? La zona in questione sarà bonificata e poi messa in sicurezza anche da futuri abbandoni? Purtroppo l’inciviltà regna e il lavoro sulla sensibilizzazione dei cittadini non è semplice e immediato, ma nell’attesa i provvedimenti vanno pur presi”