Assegno di mantenimento, cambia tutto: “autosufficienza unico criterio”

Addio “tenore di vita matrimoniale”, la Corte di Cassazione accantona un indirizzo trentennale e manda in soffitta una pietra miliare. Gli ermellini aprono ad un “parametro di spettanza” basato sulla valutazione dell’indipendenza o dell’autosufficienza economica dell’ex coniuge che lo richiede. Il matrimonio non è più la “sistemazione definitiva”: sposarsi, scrive la Corte, è un “atto di libertà e autoresponsabilità”.

Il nuovo parametro per calcolare l’assegno di mantenimento viene individuato nel raggiungimento dell’indipendenza economica del richiedente: se quest’ultimo è economicamente indipendente o è effettivamente in grado di esserlo, non ha più diritto, da oggi in poi, ad ottenere l’assegno di mantenimento. E quanto del resto avviene già con i figli maggiorenni

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