Basta con le telefonate promozionali: il Garante (per ora) blocca Vodafone

Quante volte vi è giunta una telefonata mentre eravate a pranzo oppure stavate riposando? Oppure impegnati in qualcosa di importante e delicato ed è arrivata quella voce: “Salve, sono la signora Maria, mi può dire quanto spende per la bolletta telefonica con il suo operatore?”.

Roba da mandarla a quel paese prima di ricevere la seconda proposta: “Le offriamo un’offerta, eccetera, eccetera”.

Nel migliore dei casi la telefonata si conclude con un “No, grazie, non sono interessato”. Altri interlocutori offrono il peggio di se stessi, attraverso una scarica di parolacce, smadonnando per essere stati interrotti e disturbati mentre stavano facendo qualcosa di più importante.

Il Garante della privacy ha bloccato Vodafone, chiedendo di sospendere immediatamente le campagne di telemarketing selvaggio.

Per ora è finito sul libro nero questo operatore telefonico che, in solo 18 mesi, avrebbe indirizzato circa due milioni di telefonate e 22 milioni di sms, a scopo pubblicitario a utenti che non volevano essere disturbati.

In seguito a questa decisione, Vodafone non potrà più inviare sms o effettuare chiamate per finalità di marketing a chi non abbia manifestato uno specifico consenso e soprattutto a chi abbia chiesto di non essere più disturbato con offerte commerciali. Sotto il mirino del Garante, peraltro, i trattamenti illeciti dei dati riguardanti i clienti: quelli potenziali e in particolare quanti avevano cambiato compagnia.

L’Autorità Garante ha inoltre vietato a Vodafone l’ulteriore trattamento dei dati personali degli utenti, in assenza del consenso espresso degli utenti da contattare per finalità di marketing. La compagnia telefonica, infine, dovrà procedere a una verifica puntuale delle modalità con cui acquisisce il consenso dagli interessati. Il Garante contesterà con un autonomo procedimento le sanzioni previste per le violazioni accertate.

 

 

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