Le sfide della Campania: dalla fibra ottica all’industria 4.0

Continua la corsa della Campania verso la piena e democratica digitalizzazione del proprio territorio. Gli enti politici della Regione Campania hanno ben capito l’importanza di offrire alle aziende ed ai privati la possibilità di usufruire di una linea internet in grado di supportare le nuove tecnologie, dalle più semplici tipo questa fino a quelle più complesse, e stare al passo coi tempi. I lavori per l’installazione dell’architettura in fibra ottica proseguono a ritmi serrati anche sul territorio campano, e il Paese sta piano piano raggiungendo gli obiettivi minimi imposti dall’Unione Europea.

Questo perchè tra fibra ottica ed adsl cambia molto: in primis la tecnologia usata per il trasferimento del segnale. Nell’adsl i dati procedono attraverso i cavi telefonici in rame, mentre nella fibra ciò accade tramite i cavi in vetro. Questo porta a molte differenze in termini di performances del servizio: Internet con la fibra ottica è molto più veloce rispetto al collegamento adsl. Inoltre, lo stesso discorso si applica alla stabilità del segnale: senza la fibra, appare difficile sfruttare opzioni come lo streaming.

Per quanto riguarda la città di Napoli, ad oggi sono circa 5.200 le centraline collegate alla fibra ottica nella provincia. Numeri che rendono questa città una delle realtà più aggiornate dell’intero territorio italiano.

In particolar modo a Napoli sono già più di 10.000 le unità abitative coperte dalla fibra ultra-veloce, risultato di oltre 100 milioni di euro in investimenti.

Verso questa direzione volge la convenzione Infratel che aggiunge un altro tassello all’elenco delle amministrazioni campane pronte ad assicurare ai cittadini della Campania connessioni a Internet veloci e a prova di futuro attraverso una rete a banda ultralarga. Il passaggio della convenzione è perciò propedeutico all’avvio della progettazione esecutiva da parte di Open Fiber, l’azienda aggiudicatrice dell’apposito bando Infratel per il cablaggio delle “aree bianche”, così come definite dal Mise. Una volta realizzata l’infrastruttura, a Open Fiber spetterà il ruolo di concessionaria per 20 anni.

Da sottolineare, inoltre, la corsa all’industria 4.0 cominciata dalla Campania grazie all’uso delle piattaforme online come valore aggiunto e innovativo, oltre alle performance Ict delle aziende in termini di innovazione digitale delle imprese.

Nello specifico, tra i principali punti di forza ci sono l’alto livello di copertura ultra broadband di rete fissa e mobile (3° e 6° posto in Italia) e di imprese che utilizzano servizi di Cloud Computing (6° posto), l’elevata creatività delle imprese, con la Campania che è la terza regione in Italia per incremento di Start up innovative nell’ultimo anno, la dinamicità e l’internazionalizzazione del tessuto locale, la domanda di servizi digitali da parte dei consumer. Certo è che le innovazioni tecnologiche hanno un immediato riflesso sul mondo del lavoro e questo sembra essere molto chiaro alle aziende campane, pronte ad investire sugli strumenti necessari per cogliere le opportunità di questo cambiamento epocale nel mondo dell’industria.

Insomma, è cominciata una vera e propria rivoluzione da sposare per avere successo nel mondo del lavoro.

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