Ritorna un appuntamento molto atteso da tutti gli amanti dei viaggi alla scoperta dei tesori che il nostro territorio offre. Dal Nord al Sud della Penisola sono oltre 1000 i siti che effettuano aperture straordinarie nelle giornate del weekend finale di marzo, sabato 25 e domenica 26.
Un’iniziativa culturale giunta alla sua 25° edizione e che coinvolge 400 località italiane, di cui 280 luoghi di culto, 260 ville e palazzi storici, 70 castelli, 51 borghi e oltre 90 tra archivi, biblioteche e musei statali. Le Giornate FAI di Primavera hanno contato, nei loro primi 25 anni di aperture, circa 10mila luoghi visitati in 4300 città, con oltre 9 milioni di visitatori, 210 mila giovani guide e 115 mila volontari.
Tra le tante aperture esclusive nazionali, la Campania non è da meno. Cosa visitare sabato 25 e domenica 26 marzo?
Ad Avellino e provincia ecco i siti aperti al pubblico: Acquedotto augusteo del Serino a Cesinali, diga e Oasi WWF di Conza della Campania, la sorgente Pollentina di Cassano Irpino, le sorgenti alte “Acquario Pelosi” a Santa Lucia di Serino.
Ecco invece i siti di Benevento e della sua provincia: Palazzo De Cillis a Benevento, itinerario storico, ponte Carlo III, Chiesa di san Sebastiano e sorgenti del Fizzo di Moiano, chiesa SS. Annunziata e Giardino e chiesa del monastero san Gabriele di Airola, itinerario storico e paesaggistico e Santuario della Madonna del Taburno di Bucciano.
Caserta e la sua provincia vedranno invece aperti: Cappella della Congrega del Rosario, Castello dei Duchi e Convento di san Donato a Orta di Atella, Casale di Taverolaccio, Chiesa della Trasfigurazione, Museo Atellano, Palazzo Perrotta e rudere e mura romane a Succivo, Chiesa di Sant’Elpidio Vescovo, Palazzo Ducale Sanchez De Luna, Palazzo Magliola e Palazzo Pezzella a Sant’Arpino, Parco sorgenti Ferrarelle di Riardo.
Gli amanti di Napoli possono accedere a luoghi come Castel Capuano, visitare parti di norma inaccessibili dell’isola di Nisida, e ancora il Conservatorio di Musica S. Pietro a Majella, Chiesa e Chiostro dei santi Marcellino e Festo – Museo di Paleontologia, Archivio Storico Enel, Laboratori Artistici del Teatro di San Carlo, il Musa (Museo Universitario delle Scienze e delle Arti – sezione Anatomia; ingresso esclusivo per iscritti Fai, Museo Civico Gaetano Filangieri, Museo Nazionale della Ceramica Duca di Martina, Parco Letterario di Nisida (ingresso esclusivo per iscritti Fai), il Polo di San Giovanni a Teduccio dell’Università Federico II, fra ingegneria e apple, Villa Rosebery – parco e palazzina borbonica (ingresso esclusivo per iscritti Fai). Nella provincia partenopea, invece, l’Archivio Storico Diocesano di Nola, la baia di Ieranto a Massa Lubrense, la Casa dei Principi di Sallier de la tour di Nola (per iscritti Fai), e Castel Cicala a Nola, Chiesa di san Raffaele Arcangelo a Pozzuoli, Chiesa di Santa Croce dei Frati Cappuccini a Nola, Chiesa e convento dell’Annunziata a Massa Lubrense.
Ecco infine le località Fai della provincia di Salerno: Aula Cultuale di Palazzo Pedace, Arco Catalano di Palazzo Pinto, Fondazione Ebris – convento San Nicola, Museo Archeologico provinciale, Museo della Ceramica, Museo “Città Creativa” e Fornaci De Martino a Salerno, la Torre e museo di Cetara, Museo della Ceramica “Villa Guariglia” a Vietri sul Mare, Villa De Ruggiero a Nocera Superiore.