Il calcio non è lo sport più ricco al mondo.
La classifica di Forbes sui 50 club di maggior valore del pianeta mette al primo posto i Dallas Cowboys, squadra di football americano. Poi ci sono i New York Yankees nel baseball. Terzo il Real Madrid.
Non ci sono società calcistiche italiane (nemmeno la Juventus), non c’è il Napoli. Eppure la crescita del club di De Laurentiis è stata esponenziale dal 2004, anno in cui il produttore cinematografico rilevò il club dal Tribunale.
L’analisi di Giovanni Lombardi
L’imprenditore Giovanni Lombardi, ex presidente della Casertana, da giovanissimo analista, revisore contabile e dirigente dell’area finanza, parla del grande valore acquisito dal Napoli.
“Il valore economico del Napoli calcio ad oggi si aggirerebbe su un valore assai prossimo a 550 milioni di euro. Potrebbe salire fino ad un massimo di 900 milioni se avesse uno stadio di proprietà. In sostanza, circa 200 milioni in più da attribuire al valore immobiliare dello stadio al netto degli oneri finanziari. E circa 150 milioni riferibili al maggior valore economico attribuibile all’incremento dei ricavi per vendita biglietti, ricavi commerciali e marketing”.
Dall’analisi di Giovanni Lombardi emerge come il valore del Napoli, negli ultimi 15 anni, sia costantemente cresciuto. “Aurelio De Laurentiis, nel lontano 2004, aveva rilevato il Napoli calcio per circa 30 milioni di euro. La strategia finanziaria del presidente ha moltiplicato per oltre 18 volte il valore del suo investimento iniziale. Nessuno ha fatto meglio di lui. Milan e Roma sono alle prese con debiti elevatissimi che ne minano qualsiasi possibilità di crescita, l’Inter fa investimenti onerosissimi di breve periodo puntando su calciatori vecchi e svincolati con ingaggi elevatissimi. Il resto non è valutabile a certi livelli”.
Valore parametrato ai club inglesi
Non ci sono classifiche di merito mondiali per il lavoro di De Laurentiis, eppure i numeri sono importanti e Giovanni Lombardi analizza i numeri della società nello specifico: “Oggi il Napoli ha un fatturato di circa 200 milioni annui di ricavi tipici piuttosto stabile, oltre le plusvalenze.
Come fatturato si attesta a circa il 35 per cento dei grandi club inglesi, che hanno la maggiore redditività al mondo nel settore calcistico. A ciò bisogna aggiungere una posizione finanziaria netta sui conti bancari per oltre 100 milioni. Secondo Forbes, nei dati pubblicati sul Sole 24 ore, il valore delle inglesi, Liverpool e Arsenal in testa, è di circa 2,5 miliardi di dollari, ovvero 2,3 miliardi di euro al cambio attuale. Ciò vuol dire che il valore del Napoli, parametrato ai fatturati delle inglesi, è in linea con questa valutazione. Il 35% di 2,3 miliardi di euro sono circa 800 milioni che, al netto dell’eventuale valore immobiliare che ad oggi non c’è, scende a circa 550 milioni di euro”.
La strategia confermata dai numeri
L’imprenditore che conosce bene il mondo del calcio e che recentemente è stato accostato all’Avellino, spiega come anche i numeri confermano la strategia della società: “In pratica, leggendo i bilanci del Napoli – continua Giovanni Lombardi nella sua disamina – si capisce anche quale potrebbe essere la sua strategia. Ovvero, non comprare grandi nomi a fine carriera ed a costo di ingaggio elevato, ma calciatori dove si può realizzare una buona plusvalenza. Per questo credo che la vera strategia del presidente possa essere l’acquisto di Icardi a 50-60 milioni, con ampi margini di plusvalenza. Dal punto di vista finanziario meglio che prendere, con gli stessi soldi e lo stesso ingaggio, James Rodriguez, ove i margini di plusvalenza sarebbero assai ridotti”.
La deduzione di Giovanni Lombardi è ottimistica e supportata dall’analisi dei numeri: “Con questa strategia il Napoli potrebbe arrivare ben presto a vincere lo scudetto in Italia, avendo una capacità di investimenti seconda a nessuno. La Juventus, ad esempio, finanzia solo col debito bancario e degli obbligazionisti a danno della crescita economica del capitale”.