L’Irpinia e la Pasqua: i piatti tipici della grande abbuffata

A partire dall’antipasto per arrivare al dolce, la Pasqua irpina è ricca di sapori e di prelibatezze gastronomiche tradizionali.

Tra pranzi in famiglia e allegre scampagnate, il territorio della provincia di Avellino può vantare un ricco ventaglio di piatti che allietano ogni anno la festività primaverile.

Cosa non può mai mancare sulle tavole irpine in occasione della Pasqua?

A partire dall’antipasto, uovo sodo e soppressata, rigorosamente locale, che nel periodo pasquale raggiunge il grado ottimale di stagionatura; ma anche carciofi imbottiti con pane sminuzzato grossolanamente, tocchetti del gambo stesso del carciofo, aglio, olio, prezzemolo e parmigiano grattugiato.

A seguire, le regine delle feste di Pasqua avellinesi: la pizza chiena e la pizza con l’erba.

Entrambe di origine povera contadina, sono oggi le protagoniste delle scene e sono le bontà rustiche irrinunciabili.

La prima è una pizza che deve il suo appellativo “chiena” al fatto che fosse riempita con “di tutto un po’”, ovvero tutti gli scarti ne facevano parte.

Per quanto riguarda la sua farcitura, essa è comunque quasi sempre fatta di uova sode, ricotta, soppressata, pancetta, ricotta e pepe, mentre la pasta è fatta con un impasto simile a quello del pane dello spessore di un dito circa.

La pizza con l’erba, invece, segue un po’ di più la stagionalità dei suoi prodotti, essendo fatta di ben quattro diverse varietà di verdure: scarola, borragine, cardi e cerfogli.

Questo mix, dopo la bollitura, viene soffritto in olio extravergine di oliva insieme ad acciughe, capperi, pinoli e uva sultanina.

Molto diffuso è anche il casatiello che, nonostante la sua origine partenopea, viene apprezzato e preparato un po’ in tutta la regione. Esso si ottiene riempiendo la pasta lievitata di formaggio e salumi e cotta in forno con tanto di uova intere con guscio sulla superficie.

In molti casi il primo piatto viene saltato ma, per chi non può fare a meno di mangiare la pasta, la cucina irpina potrebbe prevedere una pasta al forno, magari un fusillo avellinese (la comodità di un timballo di pasta è soprattutto quella di poter essere facilmente trasportato da chi decide di fare la tipica scampagnata di Pasquetta).

Il secondo tipico della Pasqua, poi, è la carne alla brace, agnello ma non solo, il tutto innaffiato dall’ottimo vino Aglianico o Taurasi locali.

Per concludere in bellezza un tipico e lauto pranzo pasquale irpino, c’è la torta di grano che, nonostante il nome non lo faccia evincere, è un’altra portata molto ricca: si ottiene infatti mettendo insieme al grano, uova, ricotta, zucchero, aromi e frutta candita.

E ancora la pigna pasquale, che in alcune zone viene decorata con uova, mentre in altre con del naspro e dei confetti colorati.

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