Quali documenti è necessario tradurre?
E per quali di questi è richiesta una traduzione giurata?
I documenti solitamente richiesti dai comuni italiani per un matrimonio tra un cittadino italiano e uno straniero sono i seguenti:
- documento di identità in corso di validità;
- certificato di nascita autenticato dall’Ambasciata del Paese di provenienza;
- nulla-osta rilasciato dal Consolato o dall’Ambasciata;
- autocertificazione di stato libero e residenza;
- richiesta consegnata all’Ufficiale di Stato civile presso il Comune della città in cui i due si sposeranno o al parroco che celebrerà il matrimonio (in questo caso, entrambi gli sposi saranno della stessa religione, cattolica).
Supponiamo che un cittadino italiano, residente ad Avellino, voglia sposarsi con la sua compagna originaria del Brasile.
I due si recano al comune per consegnare i vari documenti richiesti, che dovranno essere tutti in lingua italiana.
Quindi, i documenti della futura sposa dovranno essere tradotti da un professionista che andrà a “giurare” il documento da presentare presso l’istituzione preposta.
La traduzione giurata e l’asseverazione dei documenti con valore legale.
Per essere valido in Italia, un documento straniero deve prima di tutto essere apostillato dal paese di emissione (l’apostille conferma la validità della firma del funzionario, anche nei paesi esteri).
Il documento richiede poi una traduzione giurata redatta da un’azienda di traduzioni professionali e presentata al cancelliere (per l’asseverazione), applicando le marche da bollo necessarie.
Il traduttore incaricato, iscritto all’albo dei CTU del Tribunale, pronuncia il giuramento firmando il documento di fronte al cancelliere, assumendosi la responsabilità dell’esatta traduzione del documento.
Se i documenti sono già tradotti, non è necessario eseguire una nuova traduzione.
Tuttavia l’agenzia di traduzioni professionali che supporterà il cliente – per l’asseverazione e legalizzazione dei documenti in Italia – eseguirà un controllo della traduzione prima di procedere al giuramento, poiché se ne assumerà ovviamente la responsabilità.