Offre 100 euro al poliziotto per evitare la multa: non è corruzione

Non commette corruzione chi offre soltanto 100 euro al poliziotto per evitare la multa: se corruzione deve essere, è necessario che l’offerta sia consistente e non irrisoria. Un biglietto da “cento” non può determinare agitazione e confusione nel pubblico ufficiale tanto da costituire, per questi, una seria tentazione. È questa la convinzione dei giudici della Cassazione: assolto dal reato di corruzione un automobilista che, dopo essere stato trovato alla guida in stato di ebbrezza, aveva provato a evitare la multa offrendo all’agente del posto di blocco 100 euro.

Se corruzione deve essere, è necessario che l’offerta sia consistente e non irrisoria. Resta un mistero però quale debba essere allora la quantità di denaro necessaria affinché possa configurarsi tale reato.

E secondo l’originale sentenza della Cassazione, oltre alla taccagneria, anche lo stato di ebbrezza, per assurdo, può salvare l’automobilista che nella specie è stato ritenuto incapace di intendere e volere quando è stato fermato dal posto di blocco poiché ubriaco: ne consegue che – sempre secondo il giudizio della Corte – quel suo gesto di accompagnare ai documenti di guida anche una banconota da 100 euro potrebbe essere stato involontario e irrazionale e pertanto la condotta, pur deprecabile, tenuta dal conducente è da catalogare come non offensiva.

L’imputato evita così il penale per la corruzione ma non la condanna per guida in stato di ebbrezza. Almeno quella, viene da dire.

 

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