La sclerosi multipla, una malattia prevalentemente femminile

Di sclerosi multipla si parla tanto negli ultimi tempi, soprattutto per incoraggiare un’informazione più corretta ed esaustiva su questa patologia che ancora non ha una cura definitiva e sulla quale la ricerca si sta ancora interrogando. In particolare, è necessario affrontarla anche nell’incidenza che può avere sulle donne in quanto, in base agli studi statistici effettuati nel corso del tempo, risultano essere le più colpite. Sono circa 2 milioni le persone nel mondo malate di sclerosi multipla, in Italia oltre 50.000 tra i 35 e i 54 anni. In oltre il 63% dei casi si tratta di donne.

La sclerosi multipla, malattia neurodegenerativa, autoimmune e invalidante, colpisce soprattutto il sesso femminile in un rapporto donna/uomo di 2:1. Risulta quindi molto importante analizzare le differenze di genere per comprendere, o quanto meno ipotizzare, quali siano i fattori che rendono le donne maggiormente soggette al rischio di sviluppare tale malattia e, oltre a ciò, capire anche cos’è che rende un uomo meno a rischio. Lo studio delle differenze di genere nel sistema nervoso centrale evidenzia alcuni aspetti.

Per quanto riguarda la sclerosi multipla, ad esempio, i maschi sviluppano meno lesioni infiammatorie ma un maggiore numero di lesioni degenerative al sistema nervoso centrale.

Le differenze nell’insorgenza e nei danni prodotti, in questa come in altre malattie, possono derivare da tanti fattori: ambientali, ormonali, genetici. Si pensi all’età più avanzata in cui le donne decidono di rimanere incinte, il fumo, la presenza della vitamina D (il rischio di sclerosi multipla è più elevato, soprattutto per quanto riguarda le donne, con livelli ematici più alti di vitamina D) o l’esposizione al sole (il pericolo di ricadute si alza nei mesi seguenti a quelli con una minore esposizione solare).

C’è tanto ancora da scoprire per trovare la soluzione a una malattia che produce comunque un forte impatto sulla vita sociale (si pensi alle donne che, oltre ad affrontare le diverse sfide quotidiane di madri, mogli, figlie, lavoratrici, ne devono gestire la difficile e dolorosa convivenza), ma che, sicuramente, la qualità dell’amore e dei rapporti amicali può rendere più facilmente sopportabile.

 

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